“McDonald’s ha riaperto, lunedì 4 maggio, le porte del ristorante di Aosta con i servizi “McDrive”, “McDelivery” e di asporto, dopo aver adottato scrupolosamente tutte le misure di sicurezza e di igiene per garantire ai propri dipendenti e consumatori la tutela della propria salute”.
Lo annuncia una nota di “McDonald’s Italia” che racconta anche che “sin dall’inizio, McDonald’s ha affrontato la situazione dovuta alla diffusione del “coronavirus” con la massima attenzione e responsabilità, mettendo al primo posto la sicurezza e la salute dei propri 24mila dipendenti in tutta Italia. Oggi, a distanza di quasi due mesi, torna a servire i suoi clienti, e lo fa in totale sicurezza attraverso l’adozione di misure e procedure rigorose. Sanificazione dei locali, degli arredi e delle attrezzature; monitoraggio dello stato di salute dei dipendenti; gel igienizzante, guanti e mascherine; maggiore frequenza delle attività di pulizia e igiene: in questo modo “McDonald’s” garantisce la sicurezza e il benessere dei propri dipendenti, oltre a tutelare i propri consumatori”.
“Dal punto di vista operativo – si legge ancora – per il servizio “McDelivery” è prevista la consegna senza contatto, sia ai rider, all’esterno del ristorante, sia al cliente. Per quanto riguarda il “McDrive”, la presa dell’ordine avviene in massima sicurezza tramite interfono e la consegna del pacchetto dal finestrino dell’auto. Il servizio di asporto è disciplinato in modo molto rigoroso per garantire la sicurezza dei clienti e dei dipendenti. Gli ingressi nel ristorante sono contingentati e i prodotti vengono consegnati in modalità contactless dal personale. L’ordinazione può avvenire in autonomia ai kiosk, per i quali “McDonald’s” ha messo in atto procedure straordinarie di pulizia e igienizzazione, o in cassa”.
“In Italia da 35 anni, “McDonald’s” conta oggi 600 ristoranti in tutto il Paese per un totale di 24mila persone impiegate che servono ogni giorno circa un milione di clienti – conclude la nota – i ristoranti “McDonald’s” italiani sono gestiti per il 90% secondo la formula del franchising grazie a 140 imprenditori locali che testimoniano il radicamento del marchio al territorio. Anche nella scelta dei propri fornitori “McDonald’s” conferma la tendenza a essere un marchio “locale”, con oltre l’84% di fornitori che è rappresentato da aziende con stabilimenti in Italia”.
Fonte: Ufficio stampa Mc Donald’s