Alcuni operatori sanitari lamentano: «in piena emergenza, la sanità pubblica valdostana sta mostrando tutte le sue lacune economiche e organizzative»

Scritto da aostapresse

15 Marzo 2020 - 13:00
L'ingresso dell'ospedale 'Beauregard' ad Aosta

«Ci sentiamo disarmati, come soldati in trincea, a corpo nudo e con un solo fucile contro una moderna mitragliatrice automatica». Inizia così un messaggio di “alcuni operatori di un ospedale di Aosta” pubblicato sulla pagina “Facebook” di “Potere al Popolo Valle d’Aosta”.

«In piena emergenza, la sanità pubblica valdostana sta mostrando tutte le sue lacune economiche e organizzative – si legge – leggere i proclami dei politici e dirigenti Ausl sui giornali ci fa venire la pelle d’oca, sono vergognosi. Noi lavoratori del comparto sanitario siamo arrabbiati. La comunicazione da parte dei vertici spesso è incompleta, non tempestiva e farraginosa. Siamo disorientati».

«La dotazione di mascherine è insufficiente – spiegano gli operatori sanitari – al punto che persino alcuni medici sono stati “invitati” a non indossarle negli spazi comuni. Gli ambulatori che effettuano prestazioni pubbliche sono stati immediatamente sospesi per emergenza sanitaria, al contrario gli ambulatori di via Guido Rey che effettuano prestazioni intramoenia risultano regolarmente operativi! Ci chiedono collaborazione, sforzo, impegno, disciplina, rispetto degli ordini. In tempi di emergenza la nostra disponibilità è triplicata. Ma i dispositivi di protezione individuale dove sono? Dov’è il rispetto delle regole da parte del datore di lavoro?»

«Tutti i bar della Valle sono giustamente chiusi, tranne quelli degli ospedali – conclude il messaggio – ma a noi non interessano cappuccino e brioche, noi vogliamo il pane».

“Esprimiamo piena solidarietà per le lavoratrici e lavoratori del comparto sanità – dichiarano i responsabili di “Potere al Popolo Valle d’ Aosta – tuteliamo i loro diritti e la loro sicurezza, se “andrà tutto bene” sarà soprattutto grazie a loro”.

Fonte: pagina “Facebook” di “Potere al Popolo Valle d’Aosta”

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Massimo Occhiena è il nuovo presidente della Commissione paritetica: «alto profilo, ma noi avevamo indicato Barbara Randazzo» lamenta Erik Lavevaz

Massimo Occhiena, 53 anni, originario di Torino, avvocato cassazionista e professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Sassari, è stato eletto, nella prima riunione del nuovo organismo, come presidente della Commissione paritetica Stato – Valle d’Aosta, che definisce le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta.

X