Alla Valle d’Aosta 35 milioni di euro sui 430 approvati dall’antitrust europea per gli operatori degli impianti sciistici, chiusi tra dicembre ed aprile

Scritto da aostapresse

5 Agosto 2021 - 15:10
La manifestazione dei lavoratori stagionali ad Aosta dello scorso febbraio

L’autorità antitrust dell’Unione europea ha approvato, mercoledì 4 agosto, un risarcimento di 430 milioni di euro, sul totale di 800 milioni stanziati dal Governo italiano, destinato agli operatori degli impianti sciistici per i danni subiti a causa delle misure restrittive che introdotte per limitare la diffusione del coronavirus, vietando l’accesso del pubblico agli impianti tra il 4 dicembre 2020 ed il 30 aprile 2021.

«Le misure che il Governo italiano ha dovuto adottare per contenere i contagi da coronavirus hanno obbligato gli operatori di impianti sciistici a cessare le attività, con conseguenti notevoli perdite – ha dichiarato Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza – questo regime consentirà all’Italia di risarcire questi operatori per i danni subiti. Continueremo a collaborare con gli Stati membri per trovare le soluzioni migliori a sostegno delle imprese in questi tempi difficili, sempre nel rispetto delle norme dell’Unione Europea».

L’autorità antitrust “ha valutato la misura ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 2, lettera b), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) – si legge in una nota – che consente alla Commissione di approvare misure di aiuto di Stato concessi dagli Stati membri (sotto forma di regimi) per risarcire talune imprese o talune produzioni dei danni direttamente arrecati da eventi eccezionali, ritenendo che la pandemia di coronavirus sia un evento eccezionale, trattandosi di un fenomeno straordinario e imprevedibile con significative ricadute economiche. Di conseguenza gli interventi eccezionali decisi dagli Stati membri per compensare i danni direttamente connessi
all’epidemia sono giustificati”.

Nello specifico “questo regime accorda agli operatori di impianti sciistici un risarcimento sotto forma di sovvenzioni dirette – si legge ancora – per parte dei danni subiti tra il 4 dicembre 2020 e il 30 aprile 2021. Le autorità italiane verificheranno che il risarcimento sia commisurato alle perdite nette causate dalla pandemia. L’Italia garantirà poi che nessun singolo operatore riceva un risarcimento superiore ai danni subiti e provvederà al recupero di eventuali pagamenti in eccesso. La Commissione ha appurato che le misure del Governo italiano compenseranno i danni direttamente connessi alla pandemia di coronavirus. Ritiene poi che la misura sia proporzionata, in quanto la compensazione prevista non eccede quanto necessario per risarcire il danno. La Commissione ha pertanto concluso che le misure sono in linea con le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato”.

«Questo “via libera” da parte dell’Unione europea agli aiuti destinati ai gestori degli impianti di risalita italiani è una notizia importante – ha commentato Luigi Bertschy, assessore regionale allo sviluppo economico, con delega agli impianti di risalita – che consente al settore di programmare con maggiore serenità l’avvio della prossima stagione e gli investimenti futuri. La stima delle risorse destinate alla Valle d’Aosta è ancora in corso, ma ipotizziamo un’assegnazione alla nostra regione di più di 35 milioni di euro che rappresenta un segnale significativo di attenzione da parte del Governo, in particolare del ministro Massimo Garavaglia, ai problemi della montagna e nello specifico al settore degli impianti di risalita».

Questo stanziamento non riguarda i maestri di sci, i gestori di rifugi ed i proprietari di attività commerciali nelle zone di montagna, che hanno già ricevuto un risarcimento statale specifico. Gli indennizzi saranno conteggiati sulla base del calo del fatturato tra le stagioni invernali 2019 e 2020 e saranno assegnati direttamente dallo Stato alle singole società di impianti: se in Valle d’Aosta si aspettano 35 milioni di euro, per l’Alto Adige è stato annunciato uno stanziamento di 165 milioni di euro mentre per nella Provincia autonoma di Trento si stima una liquidazione attorno ai 70 milioni di euro.
Il settore del turismo invernale in Italia dispone di 6.170 chilometri di piste da sci e 1.800 impianti sciistici, impiegando 14mila persone.

Fonti: Commissione europea, Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta, Ufficio stampa regioni.it

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