Alliance Valdôtaine, Union Valdôtaine e Stella Alpina e Barocco evidenziano «una ritrovata coesione per decisioni responsabili»

Scritto da aostapresse

4 Febbraio 2020 - 15:10
Jean-Claude Daudry, Pierluigi Marquis e Patrizia Morelli in Consiglio Valle

«Finalmente la Regione può tornare a contare su un bilancio regolarmente approvato, che mette così fine all’esercizio provvisorio e a un periodo di estrema difficoltà amministrativa». Lo dichiarano i gruppi del Consiglio Valle Alliance Valdôtaine, Union Valdôtaine, Stella Alpina e il consigliere del gruppo misto Giovanni Barocco.

E proseguono: «Com’era prevedibile, non un solo voto si è aggiunto a quelli preannunciati da tempo a sostegno del bilancio, ad eccezione di quello della consigliera Manuela Nasso sul disegno di legge 46, scappato per errore e, alla fine, il bilancio regionale è salvo grazie alle stesse persone e alle forze politiche di maggioranza che si sono impegnate per comporlo pazientemente».

«Da questo dato di fatto e da una ritrovata coesione i nostri movimenti potranno proseguire con l’intento di assumere decisioni responsabili e ponderate – evidenziano – Di certo, in ogni caso, chi si troverà nel campo avverso al nostro avrà a che fare con una squadra decisa a far valere le proprie idee e le proprie aspirazioni volte a rendere la Valle d’Aosta un posto in cui vivere bene e crescere serenamente i propri figli».

«Occorre recuperare il senso nobile del fare politica, nei metodi, nel linguaggio e nei toni – concludono i Consiglieri di AV, UV, SA e Barocco – le provocazioni, gli slogan e certi teatrini a effetto, come la fila per fingere di depositare 17 firme pur sapendole insufficienti, hanno stancato e non fanno che allontanare ulteriormente i cittadini, che chiedono invece concretezza e soluzioni efficaci e innovative. E noi vogliamo provare a darle, forti della conoscenza e dell’attaccamento al territorio e siamo pronti ad ascoltare chi vorrà schierarsi al nostro fianco in una battaglia tutta giocata in positivo, indipendentemente dal percorso che si sceglierà di intraprendere. Perché nella scala delle priorità, la Valle d’Aosta deve venire prima dell’ambizione personale e della sopravvivenza dei singoli movimenti. Solo così potremo pensare al futuro con ritrovate aspettative».

Fonte: Ufficio stampa Consiglio regionale della Valle d’Aosta

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