Anche ad Aosta celebrazioni quasi private per il 168° anniversario della Polizia: «interpreti del disagio e dello smarrimento dei cittadini» sottolinea Gabrielli

Scritto da aostapresse

11 Aprile 2020 - 10:30
Un momento della commemorazione ad Aosta (foto della Polizia scientifica della Questura di Aosta)

Nella mattinata di venerdì 10 aprile, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, accompagnato dal capo della Polizia Franco Gabrielli, ha deposto, presso il sacrario della Polizia di Stato di Roma, una corona di alloro a ricordo dei 2.530 poliziotte e poliziotti caduti in servizio dall’anno della sua fondazione.
«Più che un festeggiamento – ha ricordato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, nel suo messaggio inviato ai poliziotti per l’occasione – un momento di riflessione sul ruolo che oggi siamo chiamati ad interpretare. Perché oggi più che mai dobbiamo essere un punto di riferimento per le nostre comunità. Rigorosi nel far rispettare le leggi, dobbiamo oggi però essere primariamente interpreti del disagio e dello smarrimento che stanno attraversando i nostri cittadini, per essere al loro fianco».

“L’attuale scenario di diffusione epidemiologica ed il quadro normativo relativo alle misure di contenimento e gestione dell’emergenza – approfondisce una nota della Questura di Aosta – hanno richiesto che le celebrazioni del 168esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, fossero ispirate a criteri di massima garanzia della tutela del personale e dei cittadini. Per questo motivo il questore della Valle d’Aosta Ivo Morelli, alla presenza del presidente della Regione Renzo Testolin, ha deposto nella mattina di venerdì 10 aprle una corona di alloro in memoria dei Caduti. Vogliamo ricordare e onorare, con questo gesto, non solo le 2.530 poliziotte e poliziotti caduti in servizio dal 1852, anno della fondazione del Corpo delle guardie di Pubblica sicurezza, ma anche tutti coloro che, dall’inizio dell’emergenza “covid-19″, sono rimasti vittime curando, servendo e proteggendo l’Italia”.

“In occasione dell’Anniversario della fondazione della Polizia, viene elaborato un compendio dove sono raccolti i dati più rilevanti dell’attività svolta nei diversi ambiti di competenza – aggiunge la nota diffusa dalla Polizia di Stato – donne e uomini di ogni reparto e specialità producono tutti i giorni notevoli risultati, che vengono sommati e condensati in un documento che racconta questi dati rappresentati con i numeri. Come si dice in gergo militare, iniziamo con il “presentare la forza”, al 31 dicembre dello scorso anno gli appartenenti ai ruoli della Polizia, ordinari e tecnici, compresi i frequentatori di corsi, ammontavano a 99.010 unità”.

“L’attività nel corso del 2019 mirata alla lotta al terrorismo internazionale ha permesso alla Polizia di Stato di arrestare dieci persone contigue agli ambienti del terrorismo/estremismo di matrice religiosa – rimarcano i dati nazionali – sono state allontanate dal territorio nazionale 98 persone ritenute pericolose per la sicurezza nazionale. In questo ambito sono state controllate 531.859 persone, 792 quelle arrestate o destinatarie di altri provvedimenti cautelari, 422 quelle espulse o respinte in frontiera. Le ventuno sezioni delle Unità operative di primo intervento (“Uopi”) hanno svolto attività di vigilanza a protezione di obiettivi a particolare rischio di minaccia terroristica, con l’impiego di 12.479 equipaggi per un totale di 43.807 unità. Effettuati con cadenza settimanale in concomitanza delle principali festività, servizi di prevenzione, controllo e ricognizione degli ambienti radicali; le iniziative di sicurezza hanno interessato anche i terminal ferroviari, trasporto pubblico nonché gli hub aeroportuali e marittimi”.

“Numerosi sono stati gli interventi effettuati dagli equipaggi delle “Volanti” – si legge ancora – che, nel 2019, ne hanno compiuti 823.453 controllando 4.404.310 persone e 4.317.144 veicoli, ed effettuando 15.204 arresti e 73.364 denunce all’autorità giudiziaria. Nel 2019 il servizio centrale operativo ha svolto azione di coordinamento informativo e investigativo delle “Squadre mobili”, anche con partecipazione diretta, nel contrasto alla criminalità organizzata italiana e straniera, anche di tipo mafioso, e ai gravi delitti. Sono state arrestate 4.170 persone ed è stata portata a termine la cattura di 45 latitanti di cui due pericolosi. Gli specialisti della Polizia scientifica nel 2019 hanno effettuato 17.944 sopralluoghi e 25.962 documentazioni foto/video per servizi investigativi e di ordine pubblico, mentre nella banca dati “Afis – Automated fingerprint identification system” sono stati inseriti 598.564 cartellini”.

“L’impegno per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica è stato notevole – continua la nota della Polizia di Stato – abbiamo gestito, nel 2019, 10.913 manifestazioni di cui 5.114 su temi politici, 3.376 a carattere sindacale-occupazionale, 223 studentesche, 540 sulle problematiche dell’immigrazione, 951 a tutela dell’ambiente, 258 a carattere antimilitarista e 451 su tematiche varie. Il personale dei “Reparti mobili” ha, inoltre, partecipato alla vigilanza di 25.338 obiettivi e, per le globali esigenze di ordine pubblico sono state movimentate complessivamente 583.281 unità della Polizia di Stato.
La Polizia stradale ha fornito il proprio contributo attraverso le attività di prevenzione e sicurezza di strade e autostrade con 472.345 pattuglie che hanno contestato 2.047.061 violazioni al Codice della strada. Sono stati effettuati 1.288.428 controlli con etilometri e precursori, che hanno portato 17.368 sanzioni per guida in stato di ebbrezza e 1.362 denunce per guida sotto l’effetto di stupefacenti”.

“Su chi viaggia in treno e transita nelle stazioni, invece, ha vigilato la Polizia ferroviaria – ricorda il comunicato stampa della Polizia di Stato – che nel 2019 ha impegnato 4.081 operatori nella tutela dei milioni di persone che ogni giorno utilizzano i treni circolanti su oltre 17.000 chilometri di rete ferroviaria, e frequentano le 2.500 stazioni dislocate sul territorio nazionale. Sono stati 2.040 i controlli ai rottamai con il recupero di 29 tonnellate di rame di provenienza illecita. Durante tutti i servizi svolti il personale della specialità ha identificato 1.666.839 persone, ne ha arrestate 1.173 e indagate 9.610. Per il rilascio e il rinnovo dei titoli di soggiorno agisce la Polizia di frontiera che nello specifico per il 2019 ha prodotto 1.481.368 titoli di soggiorno, di cui 298.412 in formato cartaceo e 1.182.956 in formato elettronico”.

“In un mondo caratterizzato da una continua evoluzione tecnologica – viene inoltre sottolineato – con l’attività in Rete che occupa sempre più spazio nella vita di tutti noi, la Polizia postale ha il compito di prevenire e contrastare i diversi fenomeni di criminalità informatica. Durante il 2019 in merito al contrasto alla pedopornografia online la Postale ha coordinato 514 indagini, 37 persone arrestate e 626 denunce. Sono stati analizzati 47.267 siti internet con l’inserimento di 2.295 spazi web illeciti nella black list. Il Commissariato di pubblica sicurezza online ha risposto a 22.853 richieste di informazione, ricevuto 23.311 segnalazioni e gestito 10.571 denunce”.

Per quanto riguarda la Valle d’Aosta, sulla base dei dati diffusi dalla Questura di Aosta, che attraversano il periodo temporale dal mese di aprile 2019 a quello di marzo 2020, sono stati effettuati 1.371 servizi di ordine pubblico, due in più rispetto all’analogo periodo tra aprile 2018 e maggio 2019, mentre sono stati 44 gli interventi formativi nelle scuole (77 l’anno precedente) che hanno interessato 2.886 studenti (3.515).

La “Divisione anticrimine” della Questura di Aosta si è occupata di quattro sorveglianze speciali (erano due l’anno precedente), 36 avvisi orali (13), quattro fogli di via obbligatori (5), un “componimento privati dissidi” (11) ed un ammonimento (3). Le certificazioni antimafia emesse nello scorso anno sono state 3.349, quasi il doppio delle 1.816 del precedente periodo. La “Squadra mobile” ha sequestrato 3.558 grammi di marijuana (nel 2018 avevano trovato cinque piante e quattro grammi), 3,2 grammi di cocaina (95,94) e non sono stati svolti sequestri di hashish (5 grammi nel 2018) e di eroina (19,52).

La Polizia amministrativa ha rilasciato 3.986 documenti per espatrio (3.666), 500 porti di fucile (533), sette porti di pistola (2) e 177 licenze ed autorizzazioni varie (186). L’Ufficio immigrazione ha svolto 180 espulsioni (170) e 77 accompagnamenti alla frontiera o ai “Centri di identificazione ed espulsione” (54). L’ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico ha svolto 1.760 servizi di pattugliamento (1.728 nel periodo precedente), controllando 11.137 persone (8.056).

La Polizia stradale di Aosta ha comminato 8.731 sanzioni (9.221) per totali 1.309.650 euro (1.383.150) denunciando 34 persone (45). Sono stati ritirati 339 documenti (357) di cui 191 carte di circolazione (199) e 148 patenti di guida (158). Gli incidenti rilevati sono stai 204 (163) di cui 131 con soli danni (109), 73 con feriti (52) e nessuno di questi mortale (due nell’anno precedente). I veicoli controllati sono stati 18.829 (19.357), le persone sono state 23.139 (24.121) con 5.383 pattuglie effettuate (5.564).

Sono state, invece, 1.994 le pattuglie effettuate dalla Polizia di Frontiera (1.979 l’anno precedente) che hanno permesso di idenficare 47.22 persone (29.970) e controllare 11.135 veicoli (10.122). Le riammissioni attive sono state 77 (121), i clandestini rintracciati 164 (99), le riammissioni passive 81 (106), le persone arrestate 84 (65) e quelle denunciate 55 (29). I sequestri di armi e veicoli sono stati 43 (29), 81 quelli di documenti falsi (56) mentre sono stati trovati 9,45 grammi di hashish (1,890 nel periodo precedente a cui si aggiungo 115 grammi di marijuana). Nessun sequestro di banconote né di esplosivi (nel 2018 erano stati scoperti 2,4 chili di tritolo e due detonatori).

La Polizia postale e delle Comunicazioni ha denunciato 50 persone (87), comminando due sanzioni amministrative (una nell’anno precedente). Rispetto al periodo dall’aprile 2018 al marzo 2019, la Polizia postale ha anche realizzato 14 analisi tecniche delegate dalla Magistratura su materiale sottoposto a sequestro, tre denunce per pedopornografia e revenge porn e quattro per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.

Infine, la Polizia ferroviaria ha identificato 2.260 persone (3.173), effettuando 106 scorte a bordo treno (164), scortando 212 treni (328), sanzionando, sulla base del regolamento ferroviario, 143 persone (24). Le altre contravvezioni sono state quattro (tre) così come le persone denunciate (una).


Fonti: Polizia di Stato e Questura di Aosta

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