Anche gli albergatori aspettano la politica regionale dopo le misure di sostegno: «necessari diversi chiarimenti» sottolinea Filippo Gérard

Scritto da aostapresse

17 Marzo 2020 - 15:10
L'insegna della 'Adava' della sede di Aosta

Tra le principali disposizioni per il settore alberghiero del Decreto-legge #curaItalia, approvato dal Consiglio dei Ministri nella serata di lunedì 16 marzo «sono da segnalare gli interventi di proroga dei termini e la rateizzazione per il versamento di contributi previdenziali, ritenute e versamenti Iva, la sospensione dei termini per il pagamento delle rate di mutuo, l’introduzione del credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro, il potenziamento del fondo di garanzia destinato alle piccole e medie imprese, la speciale disciplina per la gestione delle cancellazioni dei contratti di soggiorno e l’estensione di alcuni ammortizzatori sociali al comparto turistico-ricettivo».

Lo evidenzia in una nota, diffusa martedì 17 marzo, Filippo Gérard, presidente della “Associazione degli albergatori ed imprese turistiche della Valle d’Aosta – Adava”: «come ha avuto modo di sottolineare il nostro presidente nazionale di “Federalberghi”, Bernabò Bocca – aggiunge – il Decreto approvato ieri offre alcune prime risposte utili a fronteggiare l’emergenza, ma molto resta ancora da fare. Se da un lato abbiamo accolto favorevolmente il rinvio dei termini per il pagamento di Iva, ritenute e contributi, permane la nostra preoccupazione per le varie scadenze che si susseguiranno nei prossimi mesi, in primis per il pagamento dell’Imu e Tari, così come per il pagamento dei canoni di affitto per gli imprenditori associati che non hanno la proprietà dell’immobile, ma solo la gestione, oppure ancora per il pagamento di tutte le bollette relative alle utenze elettriche».

«Sebbene con ritardo rispetto alle tempistiche connesse al personale dipendente con contratto stagionale – rimarca il presidente “Adava” – abbiamo registrato con favore le risposte sugli ammortizzatori sociali, che offrono copertura a tutti i dipendenti attualmente in servizio e accendono un faro anche sui lavoratori autonomi e sui lavoratori stagionali. In relazione a questa specifica disposizione, aspettiamo ora con sollecitudine un provvedimento regionale che definisca per le aziende ed i lavoratori della nostra regione l’operatività della norma».

«Rimane altresì da chiarire come si applicherà la sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui o dei canoni di leasing per gli istituti di credito privati – si chiede Gérard – nel testo è infatti prevista la sospensione sino al 30 settembre 2020 dei pagamenti in scadenza prima di quella data, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti, ma non è chiaro se vi sarà una procedura automatica o sarà necessario l’intervento del singolo imprenditore presso il proprio istituto di credito. Per quanto riguarda invece i mutui contratti tramite “Finaosta” rimaniamo in attesa di un provvedimento di sospensione del pagamento delle rate in scadenza per almeno i prossimi due anni, oltre alla possibilità di rinegoziazione dell’intera posizione debitoria anche per quelle imprese particolarmente deboli dal punto di vista del merito creditizio che con l’attuale crisi causata dall’emergenza coronavirus rischiano situazioni realmente drammatiche. Mai come oggi, infatti, è importante non lasciare nessun indietro e sostenere le aziende in difficoltà».

«Come richiesto da molti in questi giorni riteniamo indispensabile che la politica tutta si assuma la responsabilità di gestire un evento straordinario di questo genere – conclude il presidente degli albergatori valdostani – assicurando un governo pienamente operativo alla nostra regione e attivando tutti gli strumenti amministrativi e legislativi necessari a dare delle risposte concrete quanto prima al sistema produttivo e all’intera comunità valdostana».

Fonte: Associazione degli albergatori ed imprese turistiche della Valle d’Aosta – Adava

 

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