In una nota, l’Azienda Usl della Valle d’Aosta dichiara di essere “a conoscenza della vicenda che ha interessato la piccola paziente Valentina Chapellu, trasferita dal reparto di pediatria dell’ospedale “Beauregard” di Aosta al nosocomio “Regina Margherita” di Torino, in cui è deceduta” e specifica che “stiamo raccogliendo tutte le informazioni utili a delineare con chiarezza le dinamiche cliniche del caso”.
Angelo Pescarmona, commissario dell’Usl, ha espresso “alla famiglia della piccola Valentina, anche da parte della Direzione strategica dell’Usl e dalla Direzione di presidio ospedaliero, le più sentite e sincere condoglianze”.
La bimba, nata il 1° settembre 2018, figlia di una coppia residente a Verrayes, è mancata mercoledì 18 febbraio all’ospedale “Regina Margherita” di Torino, da dove era ricoverata dalla serata di mercoledì 12 febbraio, dopo che, dal 16 gennaio, era stata portata per quattro volte, al “Pronto soccorso” dell’ospedale “Beauregard” di Aosta, da dove, dopo una cura con paracetamolo e cortisone, era stata dimessa, nonostante i genitori, il papà Yves e la madre Suely De Souza evidenziassero la persistente presenza dei sintomi di un’insufficienza respiratoria acuta e febbre alta.
I genitori, che hanno concesso l’espianto degli organi, hanno denunciato alcuni medici dell’ospedale e la Procura ha quindi aperto un fascicolo indagando prima per lesioni colpose poi per omicidio colposo, i pediatri dell’Azienda Usl valdostana Marco Aicardi, Adriana Bobbio, Catherine Bertone e Manuela Ciocchini, disponendo l’autopsia, a Torino, del corpo della piccola.