Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto “rilancio” che stanzia 55 miliardi di euro: «arriveranno in maniera semplice, rapida e veloce»

Scritto da aostapresse

13 Maggio 2020 - 21:50
Giuseppe Conte durante la conferenza stampa del 13 maggio (foto Filippo Attili)

Si è svolta a Palazzo Chigi, nel pomeriggio di mercoledì 13 maggio, la riunione del Consiglio dei Ministri: dopo l’approvazione del decreto “rilancio” il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa con i ministri Roberto Gualtieri (economia e finanze), Roberto Speranza (salute), Stefano Patuanelli (sviluppo economico), Teresa Bellanova (politiche agricole alimentari e forestali).
«Abbiamo lavorato a questo decreto nella consapevolezza che c’è un Paese in grande difficoltà c’è una comunità di donne, di persone, in grande sofferenza e la manovra per fronteggiare questa fase di emergenza è una manovra che contiene però anche delle premesse perché questa fase di ripartenza possa già concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale» ha detto Conte presentando il decreto che dovrà dare sostegno alle imprese, alle famiglie, alla scuola, all’Università, alla ricerca, al mondo della disabilità, al sistema sanitario, alle Forze dell’ordine, al mondo dello sport, al turismo, al settore edilizio.

«Un testo complesso – ha proseguito – ci sono oltre 250 articoli ma tenete conto che parliamo di 55 miliardi pari a due manovre, due leggi di bilancio. Ci sono in queste settimane persone che sono rimaste senza lavoro, senza un reddito, commercianti che rischiano di chiudere addirittura definitivamente la loro attività, imprenditori che sono nell’assoluta incertezza, non sanno se continuare. Il vostro grido di allarme, le vostre segnalazioni, non ci sono sfuggite e questa fotografia dolorosa del Paese la conosciamo ed è per questo che ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di tutta questa sofferenza, ce l’abbiamo messa tutta per rafforzare ulteriormente il sostegno a chi ha perso il lavoro potenziando cassa integrazione, bonus per autonomi, facendo anche in modo, confidiamo, che le erogazioni arrivino ancora più speditamene di quanto è successo fino a adesso. Non ci sono sfuggiti i ritardi e stiamo cercando di rimediare con questo decreto per rendere alcuni passaggi burocratici ancora più spediti».

«Introduciamo anche delle misure di rilancio e sostegno alle imprese per dare impulso alla crescita, accompagnare l’economia verso una pronta ripartenza con aiuti a fondo perduto, riduzione delle tasse, sconti fiscali, sgravi per affitti, per bollette elettriche che saranno ancora più leggere – ha ancora evidenziato Giuseppe Conte – aiutiamo anche le famiglie, che hanno figli, che devono fare i conti con i problemi anche delle scuole che sono chiuse, però con la didattica a distanza si pongono il problema dei figli a casa. Abbiamo anche un reddito di emergenza per le fasce della popolazione che in questo momento hanno bisogno di particolare protezione. Per i lavoratori le misure messe in campo sono veramente molto cospicue, 25,6 miliardi di euro, quindi ci sono le risorse per rifinanziare e rafforzare “cassa integrazione” e bonus autonomi. Questi sono definiti ammortizzatori sociali, io però mi permetto di chiamarli ammortizzatori sociali ed a un tempo economici, perché è vero che proteggono i lavoratori ma servono anche alle imprese per preservare la loro efficienza produttiva. Ora dobbiamo attivare questi aiuti economici soprattutto a coloro che non hanno ancora ricevuto nulla, e fare in modo che arrivino in maniera semplice, rapida e veloce».


Fonte: Ufficio stampa Presidenza del Consiglio dei Ministri

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Massimo Occhiena è il nuovo presidente della Commissione paritetica: «alto profilo, ma noi avevamo indicato Barbara Randazzo» lamenta Erik Lavevaz

Massimo Occhiena, 53 anni, originario di Torino, avvocato cassazionista e professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Sassari, è stato eletto, nella prima riunione del nuovo organismo, come presidente della Commissione paritetica Stato – Valle d’Aosta, che definisce le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta.

X