Approvate dalla Giunta regionale le modalità di applicazione delle tolleranze edilizie: «ampliata la casistica dei fabbricati legittimi» evidenzia Carlo Marzi

Scritto da aostapresse

7 Giugno 2021 - 12:30
La gru più longeva di Aosta, in piazza Roncas

La Giunta regionale ha approvato lunedì 7 giugno, la delibera riguardante le modalità di applicazione delle tolleranze edilizie. Il documento, oggetto di confronto con i rappresentanti degli Ordini e dei Collegi professionali della Valle d’Aosta e degli uffici tecnici degli enti locali, è stato preliminarmente sottoposto all’esame della terza Commissione consiliare e dell’Assemblea del Cpel.

«Si tratta di un documento molto atteso dal mondo professionale e dagli uffici tecnici comunali – dichiara l’assessore regionale alle opere pubbliche Carlo Marzi – che consentirà di identificare meglio gli aspetti inerenti le tolleranze costruttive in ordine alle eventuali difformità riscontrabili tra il progetto di un intervento edilizio regolarmente assentito e l’opera effettivamente eseguita».

«Come primo passo, con la legge numero 14 del 21 dicembre 2020 abbiamo innovato la norma urbanistico-edilizia regionale contestualizzando quanto previsto a livello statale alla specificità del nostro territorio – aggiunge Marzi, ripercorrendo le tappe del lavoro svolto dagli uffici – nel perimetro delle competenze attribuiteci dallo Statuto speciale e dalla Costituzione. Grazie all’accoglimento in Consiglio Valle delle proposte avanzate, abbiamo quindi inserito il concetto dello stato legittimo del fabbricato con il nuovo articolo 59bis all’interno della legge regionale numero 11/1998. Inoltre, a seguito di specifiche richieste degli ordini professionali sul legittimo affidamento, abbiamo introdotto all’interno della legge Omnibus il nuovo articolo 80bis che prevede le tolleranze che non costituiscono violazioni edilizie quali irregolarità geometriche, modifiche alle finiture degli edifici di minima entità e diversa collocazione di impianti e opere interne. Ciò consente, anche in presenza di difformità tra progetto iniziale e realizzazione, di ampliare notevolmente la casistica dei fabbricati considerabili legittimi, sui quali altrimenti non si sarebbero potute avviare pratiche edilizie e di agevolazione fiscale come il “superbonus 110 per cento”».

«Successivamente, con l’approvazione della nuova deliberazione concernente la distinzione delle tipologie e caratteristiche delle trasformazioni urbanistiche o edilizie – continua l’assessore regionale alle opere pubbliche – si è consentito uno snellimento delle procedure, ricomprendendo nelle categorie della manutenzione ordinaria e straordinaria opere che prima necessitavano di titoli abilitativi più impegnativi. Un aggiornamento che ha favorito ulteriormente gli interventi e la riqualificazione del patrimonio immobiliare, in un momento cruciale per la tenuta e la ripresa del settore edilizio della nostra Regione».

Gli uffici hanno quindi svolto specifica attività informativa resa ai professionisti e ai tecnici comunali in ordine alle novità introdotte, sia in relazione all’accesso alle misure di agevolazione fiscale che alle nuove modalità di applicazione dei titoli abilitativi: «con quest’atto completiamo l’iter di recepimento normativo del Decreto Semplificazioni in materia di attività edilizia, agevolando l’accesso al “superbonus 110 per cento” – conclude Carlo Marzi – migliorando ulteriormente gli strumenti a supporto di professionisti e uffici tecnici comunali, con i quali si è fattivamente collaborato nell’intento comune di giungere a un puntuale inquadramento delle attività edilizie».

Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta

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