«L’accezione misure urgenti a favore dell’economia nel pensiero comune significa dare pronta soddisfazione ai bisogni urgenti e impellenti dei soggetti interessati».
Lo scrive su “Facebook” nella giornata di “Pasquetta”, lunedì 13 aprile, Pierluigi Marquis, consigliere regionale della Stella Alpina, ex presidente della Regione e presidente della II Commissione del Consiglio Valle, primo firmatario della seconda proposta di legge regionale di sostegno a famiglie ed imprese in seguito all’emergenza sanitaria da “covid-19” da 25 milioni di euro.
«In questa fase emergenziale per rispondere ai bisogni urgenti è imprescindibile che la Pubblica amministrazione si liberi della zavorra di procedure obsolete – chiede – del “così si è sempre fatto”, dei modelli farraginosi e, ovviamente, nel rispetto della legge, dovrà mettere in campo modalità innovative affinché la somministrazione dei medicinali e degli aiuti alle imprese e alle famiglie non sia tardiva. Solo con questa presa di coscienza la terapia potrà essere efficace e potrà ridare vigore ai soggetti in difficoltà. Per questa ragione stiamo portando avanti in Commissione una battaglia importante sulla sburocratizzazione. Le misure in corso di definizione e oggetto della seconda legge anticrisi dovranno essere erogate senza istruttoria ed il bonifico dovrà essere immediato e attivato automaticamente a seguito della compilazione di un semplice formulario “auto-dichiarativo” online. Su questo non si molla!».
«Ti dò (sic!) un consiglio, non scrivere sui social, in questo periodo, cosa fate in Consiglio regionale – gli risponde Paolo Contoz, ex collega supplente, fuoriuscito dalla Stella Alpina ed approdato all’Union Valdôtaine – prendete lo stipendio pieno pur essendo decaduti dal 14 febbraio e riuscite a bisticciare, come prima, su quasi tutto. Sei quasi l’unico politico che scrive sui social in questo momento. Fatti due domande? L’unica cosa che vorrebbe la popolazione da voi politici in questo momento sarebbe un gesto di solidarietà. Cioè un Consiglio regionale straordinario in cui si discute una proposta di legge nella quale tutti i 35 consiglieri rinuncino a metà del loro lauto stipendio fino alle prossime elezioni regionali. Questi soldi dei valdostani andranno all’Usl o alla protezione civile per comperare il necessario per fermare questa epidemia. Proposta di legge che và (sic!) votata non a scrutinio segreto perché la gente vuole vedere l’esito della votazione. Fate un bel gesto e fate vedere che volete veramente il bene dei cittadini valdostani e non solo il vostro».
«Caro Paolo mi spiace che tu rappresenti la realtà in modo diverso da quella che è – ribatte Marquis – stiamo lavorando in seconda Commissione in grande armonia e con condivisione per preparare la legge anticrisi che mette a disposizione 25 milioni di euro di aiuti alle imprese e alle famiglie. E’ un dovere per la politica in tempi normali confrontarsi con la gente, con le associazioni e anche sui “social” per condividere le iniziative e i dubbi su quello che serve alla Comunità. E per me lo è a maggior ragione in un momento di crisi e di emergenza come questa. Bisogna parlare alla testa e non alla pancia della gente diversamente non se ne esce. Il populismo non ha dato dei grandi frutti. Pertanto, credo che la gente debba valutare un politico per le soluzioni che offre ai problemi comuni e non se ha rinunciato a 1.000 piuttosto che (Sic!) a 500 euro. Peraltro, Il sostegno ai cittadini in difficoltà ciascuno lo può fare e lo fa senza darne pubblicità. La tua proposta non significa voler bene ai cittadini, il voler bene lo si dimostra studiando e trovando soluzioni alle difficoltà che viviamo e non facendo azioni plateali o organizzando feste».
«Pierluigi Marquis la gente vuole fatti non parole – ribadisce l’ex consigliere regionale – comunque ognuno è libero di fare ciò che ritiene più giusto se pensi che sia giusto continua così, la gente giudicherà il vostro operato prima o poi. Vediamo le cose in maniera completamente diversa».