Nel pomeriggio di lunedì 7 giugno 2021, a Palazzo regionale, il presidente della Regione, Erik Lavevaz e l’assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Roberto Barmasse hanno incontrato, per un saluto di commiato, i responsabili dell’assetto sanitario della “Struttura campale covid-19”, messa a disposizione dal primo reparto di sanità di Torino dell’Esercito italiano, allestita nell’area “Pepinière” di Aosta a supporto del sistema sanitario regionale, da inizio dicembre 2020 fino ad al 7 giugno.

All’incontro hanno partecipato, oltre al presidente Lavevaz e all’assessore Barmasse accompagnati dal capo di Gabinetto della Presidenza della Regione Paolo Di Nicuolo, dal capo della Protezione civile Valle d’Aosta Pio Porretta ed al direttore generale dell’Azienda USL della Valle d’Aosta pro tempore Marco Ottonello, il vice comandante dei supporti logistici dell’Esercito Italiano, Colonnello Alessandro Tassi, il comandante del Centro Addestramento Alpino, Generale di Brigata Matteo Spreafico, l’ufficiale responsabile regionale, Colonnello Giovanni Santo, il comandante del primo reparto sanità, Tenente Colonello Filippo Tremolada, il direttore dell’ospedale da campo, Tenente Colonnello Medico Tommaso Sciarra e l’ufficiale coordinatore regionale, tenente colonello medico Massimo Stella.

Pio Porretta, Erik Lavevaz ed il Colonnello Alessandro Tassi

Pio Porretta, Erik Lavevaz ed il Colonnello Alessandro Tassi

«L’aiuto fornitoci dall’Esercito è stato fondamentale nella fase difficile della pandemia, soprattutto in considerazione della situazione critica delle nostre strutture sanitarie e della presenza di un solo ospedale regionale» ha sottolineato il presidente Lavevaz, ringraziando i rappresentanti dell’Esercito così come l’assessore Barmasse, ha espresso «soddisfazione per il grande spirito di collaborazione con l’Esercito che ha svolto un importante ruolo di supporto alla popolazione e che ci ha dato un grande aiuto sia per l’ospedale sia per le vaccinazioni e i tamponi: insieme si è sempre cercato di ottenere risultati».

Nei sei mesi di operatività ad Aosta, l’ospedale da campo allestito con venti posti letto per pazienti “covid” a bassa intensità sanitaria e due sub-intensivi, ha accolto complessivamente 33 pazienti paucisintomatici, che hanno avuto mediamente una degenza di circa venti giorni. Fino al mese di marzo, all’interno della struttura hanno operato vari profili sanitari dell’Esercito Italiano, oltre a diciotto unità logistiche: nello specifico un medico responsabile della struttura, quattro medici, nove infermieri, tre operatori socio-sanitati ed otto operatori logistici della sanità.

A seguito del progressivo avanzamento della campagna vaccinale e la diminuzione dei casi ospedalizzati, l’assetto sanitario presso l’ospedale da campo è stato ridotto a favore dei centri vaccinali regionali.

Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta

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