Conclusi, sulla A5, i lavori di realizzazione della rete di protezione nella zona Chiappetti a Quincinetto, che eviterà la chiusura dell’autostrada

Scritto da aostapresse

21 Febbraio 2020 - 14:20
Il paramassi sulla A5, tra Pont-Saint-Martin e Quincinetto

Venerdì 21 febbraio 2020 a Torino, nell’ambito del Comitato tecnico relativo alla frana di Quincinetto, è stata introdotta una modifica alla procedura di emergenza, che fino ad oggi prevedeva, in caso di attivazione della “fase 3”, la chiusura al traffico dell’autostrada A5.

Grazie alla realizzazione da parte della “Società Autostrade Valdostane – SAV”, di una rete di protezione nei punti di maggior criticità lungo la corsia sud e alle analisi tecniche del Centro di competenza nazionale presso l’Università di Firenze, la procedura di gestione dell’autostrada in occasione dei diversi livelli emergenziali è stata infatti rivista, prevedendo deviazioni sulla carreggiata nord con doppio senso di marcia allo scattare della “fase 3” e limitando i casi di chiusura del tratto a casistiche specifiche di volta in volta analizzate dall’Università di Firenze e Prefetture, andando quindi a mitigare una situazione di grande disagio per l’intera Valle d’Aosta.

L’assessore affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti ha ricordato come il lavoro svolto in questi mesi abbia permesso di accelerare la programmazione degli investimenti, di definire un Piano di viabilità che ora, con l’introduzione a partire dalla metà del mese di marzo della nuova modalità di attivazione, viene decisamente migliorato così da permettere di rispettare le esigenze socio economiche della Valle d’Aosta e dei territori della bassa valle e del Canavese.

Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Massimo Occhiena è il nuovo presidente della Commissione paritetica: «alto profilo, ma noi avevamo indicato Barbara Randazzo» lamenta Erik Lavevaz

Massimo Occhiena, 53 anni, originario di Torino, avvocato cassazionista e professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Sassari, è stato eletto, nella prima riunione del nuovo organismo, come presidente della Commissione paritetica Stato – Valle d’Aosta, che definisce le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta.

X