«Incredulità, sconcerto ed amarezza. Mentre tutti gli imprenditori si aspettavano di poter finalmente aprire il 4 maggio, ieri sera abbiamo appreso senza alcuna giustificazione che la riapertura per noi sarà spostata al 18 maggio e che i pubblici esercizi non riapriranno prima del 1° giugno». Così, il presidente di Confcommercio Valle d’Aosta, Graziano Dominidiato, commenta, in una nota diffusa lunedì 27 aprile, le comunicazioni del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, sulla “fase 2”.
https://aostapresse.it/2020/04/26/le-nuove-regole-della-fase-2-annunciate-da-giuseppe-conte-si-potra-andare-a-visitare-i-parenti-e-giocare-nei-parchi-gli-sportivi-potranno-allenarsi-e-funerali-con-15-persone/
«Si chiede al commercio un sacrificio troppo pesante, senza misure compensative e con un annuncio senza commenti – prosegue Dominidiato – i commercianti ed i loro collaboratori con le loro famiglie non la pensano nello stesso modo. Aprire un negozio oppure un bar, dove entrerebbero una o due persone alla volta con guanti e mascherina, viene considerato più pericoloso che aprire una fabbrica con centinaia di lavoratori? Con queste scelte si condannano le imprese del commercio e della ristorazione al fallimento».
«Esprimo la massima solidarietà e collaborazione a tutte quelle imprese che sono state “illuse” di poter riaprire nell’immediatezza di una “fase 2” ancora lontana e poco concreta – aggiunge il presidente del Confcommercio Valle d’Aosta – chiediamo al presidente delle Regione ed alla seconda Commissione permanente di mettere in campo urgentemente indennizzi e contributi a fondo perduto a favore delle aziende, come da documento presentato la scorsa settimana come “Rete Imprese Italia VdA”. La misura è ormai colma».
Fonte: Ascom Confcommercio Valle d’Aosta