Confindustria risponde ai sindacati sul mancato anticipo della cassa integrazione: «vi siete dimenticati gli antefatti e soprattutto la verità»

Scritto da aostapresse

11 Aprile 2020 - 16:00
Giancarlo Giachino e Marco Lorenzetti

“Apprendiamo dai mezzi stampa che le organizzazioni sindacali dei lavoratori hanno apostrofato l’operato della nostra associazione come «un gioco pericoloso» dimenticandosi tuttavia quelli che sono stati gli antefatti e soprattutto la verità. Riteniamo che il momento sia grave e preoccupante per tutti, imprenditori e lavoratori”.
Inizia così un comunicato stampa di Confindustria Valle d’Aosta che risponde alle accuse lanciate dai sindacati valdostani Cgil, Cisl e Uil sul mancato anticipo, da parte di alcune aziende, della cassa integrazione ai propri lavoratori: “Ciò nonostante abbiamo più volte dimostrato (in ultimo plaudendo al lavoro della II Commissione del Consiglio Valle) che l’attenzione di Confindustria è rivolta anche e, soprattutto in questi momenti, verso i lavoratori motore pulsante delle aziende che abbiamo l’onore di rappresentare. Dal punto di vista sindacale poi molto ci sarebbe da discutere: se è vero che i verbali sono stati annullati (a seguito della circolare Inps con cui si precisa che gli stessi non sono obbligatori per esperire la pratica) è altrettanto vero che non tutte le anticipazioni sono venute meno”.

“Bisogna considerare infatti come l’imprenditore sia sulle barricate assieme al lavoratore – aggiunge l’associazione che raccoglie 244 imprese in Valle d’Aosta – e di questo molto spesso si è anche parlato con le stesse sigle sindacali che sabato 11 aprile, giorno prima di Pasqua, attaccano il nostro operato. Molti sono gli imprenditori che hanno deciso di non ricorrere agli ammortizzatori sociali anticipando di tasca loro il pagamento delle ferie; molti sono anche quelli che, pur facendo ricorso alla cassa, hanno deciso di anticipare per conto Inps l’indennità ai lavoratori. Altri, a seguito della citata circolare che ha chiarito la non
obbligatorietà dell’accordo, soprattutto a seguito dell’accordo fortemente voluto da Confindustria tra quest’ultima, Abi, Governo e parti sociali, hanno deciso, per mancanza di liquidità sufficiente alla futura ripartenza, di non anticipare”.

“Grazie all’accordo, i lavoratori a cui sono stati concessi gli ammortizzatori sociali potranno ricevere dalle banche un’anticipazione degli importi a loro dovuti, in attesa del pagamento da parte dell’Inps – chiarisce ancora Confindustria Valle d’Aosta – può quindi venire meno, per questo aspetto, la funzione delle imprese, talvolta chiamate ad anticipare esse stesse i trattamenti economici a favore dei lavoratori. In questo momento di ricavi ridotti o nulli e di carenza di liquidità, la possibilità per i lavoratori di ricorrere alle banche è quindi particolarmente utile ai lavoratori stessi e alle imprese, che possono avere difficoltà a rispondere a richieste in tal senso”.

“In più, a seguito di un iniziale diniego da parte di una banca locale – rimarca ancora l’associazione presieduta da Giancarlo Giachino e diretta da Marco Lorenzetti – Confindustria ha contattato l’organizzazione sindacale che tutela il lavoratore dando la massima disponibilità per contattare l’istituto di credito e arrivare alla definizione dell’anticipo. In ultimo possiamo anticipare che venerdì 10 aprile, il direttore a nome e per conto di Confindustria Valle d’Aosta, in qualità di vice Presidente del Comitato Inps, organo nel quale sono presenti anche le organizzazioni sindacali, ha richiesto la convocazione urgente del comitato stesso al fine di monitorare la situazione delle autorizzazioni e dei successivi anticipi delle casse integrazioni ai lavoratori per cercare di velocizzare le procedure burocratiche obbligatorie”.

Fonte: Confindustria Valle d’Aosta

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