Creato un ospedale da campo nel parcheggio della funivia per Pila. Le persone decedute verranno portate all’aeroporto per gli esami

Scritto da aostapresse

24 Marzo 2020 - 19:10
L'ospedale da campo in fase di installazione

Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta martedì 24 marzo, riconvocata dopo tre giorni di silenzio, in modalità streaming dal salone “Maria Ida Viglino” di Palazzo regionale, il presidente della Regione Renzo Testolin, il coordinatore sanitario dell’emergenza “covid-19” Luca Montagnani ed il coordinatore del Dipartimento della Protezione civile, nonché “soggetto attuatore” dell’emergenza, Pio Porretta, hanno presentato gli aggiornamenti della situazione epidemiologica in Valle d’Aosta e le risposte che il sistema dell’Unità di crisi sta approntando per la gestione dei pazienti e del territorio.

“Nella giornata di martedì 24, venti volontari di Protezione civile, coordinati da Maurizio Lanivi – si legge in una nota della Presidenza della Regione – hanno avviato l’allestimento del nuovo ospedale da campo, che si trova nel piazzale antistante la partenza della funivia di Pila, che già nel 2003 ha ospitato l’ospedale da campo degli Alpini di Bergamo in occasione dell’Adunata nazionale. I lavori si concluderanno nella serata di mercoledì 25 marzo: diciassette tende su una superficie di 550 metri quadrati che potranno ospitare 40/50 pazienti. Il nuovo ospedale da campo non risponde ad un’esigenza immediata di posti letto, ma è stato creato in modo da prevenire eventuali problematiche sanitarie che potranno emergere con l’evoluzione della situazione. Al nuovo ospedale da campo, si aggiunge, per esigenze sanitarie, anche la disponibilità dei locali della Fondazione Ollignan di Quart”.

“E’ stato istituito un gruppo di lavoro che ha definito un documento – continua la nota – all’interno del quale sono state esplicitate specifiche indicazioni per la gestione dell’emergenza “covid-19” sul territorio regionale e per la standardizzazione dei comportamenti da adottare in tutti gli ambiti socio-sanitari e territoriali. Gli ambiti di intervento individuati sono, in particolare, le residenze socio-sanitarie e le microcomunità (pubbliche e private), l’assistenza domiciliare e la gestione dei pazienti “covid-19″ a domicilio”.

“Anche la Valle d’Aosta sta procedendo all’apertura di bandi per trovare medici ed infermieri – annuncia quindi la Presidenza della Regione – ma anche per reperire farmaci e materiale sanitario utile all’emergenza. I bandi verranno pubblicati nei prossimi giorni. Una fornitura di farmaci ipnotici e sedativi è in arrivo nelle prossime ore. L’emergenza ha creato problemi anche nella gestione della morgue, a seguito delle nuove disposizioni relative ai riti religiosi. In attesa dell’espletamento delle procedure volte alla conferma della positività al “coronavirus” dei deceduti e delle autorizzazioni alla cremazione, come da procedura attivata tra Protezione civile e l’Azienda Usl, in conformità a quanto avviene nel resto del territorio nazionale e secondo le direttive del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020, le bare vengono allocate in una apposita zona, che è stata individuata all’interno dell’aeroporto “Corrado Gex” di Saint-Christophe”.

Il documento con gli indirizzi per le ‘Usca’

Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta

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