Dal vescovo di Aosta alcune modifiche nella gestione delle celebrazioni eucaristiche a causa del “coronavirus”. “Il Signore ci liberi da questo flagello”

Scritto da aostapresse

23 Febbraio 2020 - 10:45
L'acquasantiera nella Cattedrale di Aosta

«Carissimi fratelli e sorelle, in considerazione del potenziale rischio di contagio da “covid-19” (“coronavirus”, n.d.r.), dispongo che nelle celebrazioni eucaristiche feriali e festive in tutte le Chiese della Diocesi di Aosta vengano osservate le seguenti disposizioni» scrive, domenica 23 febbraio, il vescovo di Aosta, monsignor Franco Lovignana, in una “lettera circolare” ai parroci, ai superiori delle Comunità religiose, ai rettori di chiese e cappelle ed ai fedeli della Diocesi di Aosta.

«Si eviti il segno della pace – si legge nella lettera di Lovignana – la comunione eucaristica venga ricevuta solo sulla mano e non in bocca, nelle con celebrazioni tutti i sacerdoti concelebranti, compreso colui che presiede, comunichino al preziosissimo Sangue di Cristo per intinzione. Inoltre dispongo che i parroci, i superiori religiosi e i rettori di chiese e cappelle provvedano a far rimuovere l’acqua lustrale dalle acquesantiere. Le presenti disposizioni resteranno in vigore fino alla notifica di revoca».

«Colgo l’occasione – aggiunge il vescovo di Aosta – per invitare tutte le Comunità a rispettare le indicazioni prescritte dalle pubbliche Autorità, a prendere le necessarie precauzioni e ad intensificare la preghiera perché il Signore ci liberi da questo flagello, sostenga tutti gli operatori sanitari che lottano per sconfiggerlo, accompagni i malati, dia pace eterna ai defunti e consolazione alle loro famiglie. Noi cerchiamo di vivere in spirito di fede perché Dio non abbandona nessuno».


Fonte: Diocesi di Aosta

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