Due ipotesi per l’appalto del “Caffè Nazionale” ad Aosta: la prima da un milione di euro per 15 anni, la seconda da 350mila euro per cinque anni

Scritto da aostapresse

25 Febbraio 2020 - 12:40
Il Caffè Nazionale ad Aosta, chiuso

In accordo a quanto stabilito con la deliberazione della Giunta comunale di Aosta n. 22/2020, fino a mercoledì 25 marzo 2020 potranno essere presentate da parte di soggetti privati le manifestazioni di interesse per la gestione, in primo luogo tramite concessione di valorizzazione ed in subordine limitatamente all’esecuzione dei lavori di messa a norma, del locale commerciale di proprietà comunale esercente sotto l’insegna “Caffè Nazionale”.

La modulistica e le modalità per partecipare alla manifestazione di interesse sono pubblicate on line sul sito del Comune di Aosta. Per maggiori informazioni l’ufficio di riferimento è: Ufficio Patrimonio – Telefono 0165 300455 – Fax 0165 300587 – Indirizzo mail: patrimonio@comune.aosta.it

“Il locale commerciale – si legge nel modulo – risulta annoverato tra i “locali storici d’Italia” e di questi risulta il più gotico in quanto conserva la “stupenda sala gotica a pianta decagonale ultimo resto del Convento francescano di fine 1300. I locali sono ubicati al piano terreno e nel pianto interrato del Palazzo Civico e risultano così suddivisi. Piano terreno: sala centrale adibita a sala bar che costituisce anche l’ingresso con saletta posta sul lato ovest mq 68,90, ampio salone che si estende parallelamente al portico del Palazzo Municipale mq 84,70; saletta decagonale denominata “Chapelle” mq 56,80; retrobar mq 13,15. Piano interrato: cucina mq 37,00;  area storica mq 35,70; servizi e spogliatoio personale mq 6,26; enoteca mq 56,50; sala degustazioni mq 62,70; servizi igienici pubblici mq 38,30; magazzino mq 33,10;  deposito bibite mq 5,52; deposito zona ascensore. Spazi esterni: la deliberazione n. 151/2019 ha previsto di mettere a disposizione una porzione di mq 200 retrostante l’attività commerciale ad uso esclusivo dell’esercizio.
Relativamente allo spazio antistante il locale, qualora si fosse interessati all’occupazione con un dehors, vengono seguite le direttive previste dal regolamento Cosap”.

“L’oggetto dell’affidamento è la gestione di un’attività di somministrazione di cibi e bevande – si legge ancora – i locali saranno affidati completi di arredi: banco bar, tavoli, sedie, divani, cucina completa e funzionante e quant’altro già componente l’arredo. Non sarà consentita al gestore l’installazione di ulteriori arredi senza l’approvazione preventiva da parte del proprietario”.

Due le ipotesi di contratto. La prima, prioritaria, prevede come “criterio di aggiudicazione l’offerta economicamente più vantaggiosa”, con l’obbligo di effettuare il “rifacimento dell’impianto elettrico dei locali posti al piano terreno per un importo lavori stimato di euro 32.500,00 + IVA”, i “lavori di restauro della sala decagonale per un importo di lavori stimato di euro 339.000,00 + IVA”, e pagare gli “onorari professionali (progettazione esecutiva, direzione lavori e coordinamento della sicurezza) per un importo stimato di 56.000,00 + IVA”.
Sono possibili interventi migliorativi “a discrezione del proponente ma sottoposti a successiva approvazione da parte del Comune e previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni”.
Le agevolazioni prevedono la “riduzione per i primi 36 mesi di contratto (3 anni) del canone al 10 per cento del valore” per un “valore presunto contratto (inteso come canone complessivo minimo, agevolazione compresa, per una durata di anni 15) di euro 980.064 + IVA” per una durata “da un minimo di anni 15 ad un massimo di anni 25”.

La seconda ipotesi mantiene il come criterio di aggiudicazione “l’offerta economicamente più vantaggiosa” e prevede solo i lavori di “rifacimento dell’impianto elettrico dei locali posti al piano terreno per un importo lavori stimato di euro 32.500,00 + IVA” ed “onorari professionali (progettazione esecutiva , direzione lavori e coordinamento della
sicurezza) per un importo stimato di 5.000 + IVA”, sempre con la possibilità di “interventi migliorativi  a discrezione del proponente ma sottoposti a successiva approvazione da parte del Comune e previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni” e come agevolazione la “riduzione per i primi 12 mesi di contratto del canone al 30 per cento del valore” con un “valore presunto contratto (inteso come canone complessivo minimo, agevolazione compresa, per una durata di anni 5) :di euro 342.624,00 + IVA” per una durata contratto da un minimo di anni 5 ad un massimo di anni 9.

Fonte: Comune di Aosta, Servizio patrimonio e valorizzazioni immobiliari

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