Aosta in festa per la 1020ª edizione della millenaria “Fiera di Sant’Orso” dedicata all’artigianato di tradizione

Scritto da aostapresse

20 Gennaio 2020 - 13:20
Visitatori ed artigiani alla Fiera di Sant'Orso

Come da tradizione, la Fiera di Sant’Orso, nota come la “Millenaria” torna anche quest’anno il 30 e 31 gennaio ad animare la città di Aosta e il suo centro storico. Si tratta di un evento dalle origini antichissime, risalenti al Medioevo: inizialmente la fiera aveva luogo attorno alla Collegiata omonima di Sant’Orso, dove il Santo era solito distribuire ai più poveri indumenti e sabot, le calzature in legno tipiche della zona che vengono confezionate e vendute anche oggi.

Nel tempo la Fiera si è trasformata in una manifestazione di grande rilievo che celebra la storia e le tradizioni valdostane grazie alla presenza di artigiani e aziende locali che espongono prodotti principalmente in legno, ma anche pietra, tessuto, cuoio, ferro e rame finemente lavorati e trasformati in arredi, sculture, souvenir e capi d’abbigliamento unici, frutto della maestria e del sapere degli artigiani della Valle d’Aosta.
La Fiera si svolge all’aperto lungo le vie del centro storico di Aosta: una vetrina per oltre mille artigiani che scendono dalle vallate quando è ancora buio per preparare i loro banchetti. A questi si aggiungono due spazi dedicati alle imprese artigiane e alle aziende dell’agroalimentare valdostano che restano aperte anche oltre i giorni di Fiera: l’Atelier des Métiers in piazza Chanoux e il Padiglione enogastronomico in piazza Plouves. L’Atelier ospita 81 professionisti dell’artigianato che espongono le loro creazioni; qui è possibile trovare oggetti di ogni sorta, a partire da oggetti ornamentali e torniti fino ad arrivare a complementi d’arredo per intere stanze e abitazioni. Negli stand delle 71 aziende agricole, presenti nel Padiglione, è possibile gustare i sapori e i piatti caratteristici della regione, dai formaggi ai salumi, dai prodotti dolciari agli immancabili vini e liquori locali.

Street food, nell’area del Teatro Romano, proporrà inoltre nei due giorni di Fiera piatti da asporto, preparati con prodotti valdostani di eccellenza, proposti da alcune aziende valdostane.
La Fiera di Sant’Orso non rappresenta solo un’occasione per fare acquisti e degustare i prodotti tipici della Valle d’Aosta, ma anche un’imperdibile momento di condivisione e socialità, arricchito da esibizioni dal vivo, musica, folklore e rievocazioni di antichi mestieri.

La Fiera inizia alle prime luci dell’alba, quando gli artigiani partono dalle valli circostanti e raggiungono le vie centrali della città per allestire gli stand e si protrae fino al tramonto, quando inizia la cosiddetta Veillà, (veglia nel dialetto valdostano). Quest’usanza rievoca le lunghe notti trascorse dalle famiglie nelle stalle all’insegna della compagnia, dei giochi e del buonumore. I festeggiamenti nella notte tra il 30 e il 31 durano fino all’alba, tra esibizioni di gruppi folkloristici, cori improvvisati in strada e la visita alle crotte, tipiche cantine aperte per l’occasione dai residenti per vivere momenti di convivialità e ristoro, accompagnati da un bicchiere di vin brûlé.

Di seguito il programma completo:

Giovedì 30 gennaio 2020
Ore 8 – Aosta, Porta Praetoria
Inaugurazione della 1020a Fiera di Sant’Orso con il gruppo folkloristico Li Tsoque d’Ayas
Dalle ore 8 alle ore 18 – Aosta, Centro storico
Fiera di Sant’Orso
Dalle ore 8:30 alle ore 18 – Aosta, via Ribitel, sede delle poste centrali
Doppio ricordo filatelico gestito da Poste Italiane
Dalle ore 10:30 alle ore 21 – Aosta, Teatro Romano
Street Food con degustazioni
Dalle ore 14 alle ore 18 – Aosta, Cittadella dei Giovani
La veillà di petchou per i bambini
Ore 18 – Aosta, Chiesa di Sant’Orso
Messa solenne dedicata agli artigiani
La notte: Aosta, Centro storico
Tradizionale veillà nelle cantine del centro storico con gruppi folkloristici e distribuzione gratuita di brodo e vin brûlé

Venerdì 31 gennaio 2020
Dalle ore 8 alle ore 18 – Aosta, Centro storico
Fiera di Sant’Orso
Dalle ore 10:30 alle ore 19 – Aosta, Teatro Romano
Street Food con degustazioni
Ore 15:30 circa – Aosta, Piazza Chanoux
Premiazione degli artigiani della 1020ª Fiera
Ore 21 – Aosta, Teatro Giacosa
Spettacolo di chiusura con i gruppi Trouveur Valdotèn, La Kinkerne e Vincenzo Chacho Marchelli


Fonte: Aigo Public Relations & Digital PR

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

Alla Valle d’Aosta 35 milioni di euro sui 430 approvati dall’antitrust europea per gli operatori degli impianti sciistici, chiusi tra dicembre ed aprile

L’autorità antitrust dell’Unione europea ha approvato, mercoledì 4 agosto, un risarcimento di 430 milioni di euro, sul totale di 800 milioni stanziati dal Governo italiano, destinato agli operatori degli impianti sciistici per i danni subiti a causa delle misure restrittive che introdotte per limitare la diffusione del coronavirus, vietando l’accesso del pubblico agli impianti tra il 4 dicembre 2020 ed il 30 aprile 2021.

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Presentate 773 domande in 24 ore per le misure di sostegno alle famiglie valdostane, con una richiesta di oltre un milione e mezzo di euro

Alle ore 14 di martedì 3 agosto, dopo 24 ore dall’avvio delle misure anti-crisi covid previste dall’articolo 26 della legge regionale numero 15/2021, destinate alle famiglie, sono state complessivamente 773 le domande presentate tramite il portale regionale, per un totale complessivo di 1.508.200 euro richiesti, oltre la metà del fondo di tre milioni di euro stanziato dal Governo regionale lo scorso 29 luglio.

X