“Una notizia terribile ci ha svegliato stamattina. Loris Azzaro ci ha lasciato, nel modo più tremendo”.
Con queste parole, in una nota, la Sezione di Aosta dell’Associazione italiana arbitri ha reso nota la scomparsa del 26enne arbitro valdostano, allievo alla Scuola allievi agenti Polizia di Stato Alessandria, figlio del comandante della Stazione dei Carabinieri di Aosta: “un incidente stradale ce lo ha portato via alle prime luci dell’alba – si legge ancora – mentre era diretto all’aeroporto di Torino Caselle, in partenza per la gara del week end, una partita del campionato di eccellenza lucana. Loris amava arbitrare, aveva un senso di profonda giustizia dentro di sé, era allievo agente in Polizia di Stato e viveva tutto con grande entusiasmo”.
“Il presidente Ugo Navillod, il Consiglio sdrettivo e tutta la sezione piangono, sconvolti, questa tragedia – continua la nota – la tragedia di una famiglia e di una sezione piccola ed unita. Piangono un ragazzo pieno di vita, di passione, con grandi capacità e tanta forza dentro di sé. Piangono il collega, l’amico Loris. Nel silenzio, sommessamente, perché oggi non ci sono parole per descrivere quanto è successo. La sola certezza è che Loris rimarrà a vegliare su di noi, sulla sua sezione, sui suoi amici”.
“Questa mattina Loris, un giovane arbitro della CAI, allievo agente della Polizia di Stato, stava raggiungendo, in macchina, l’aeroporto – aggiunge un comunicato dell’Associaizone Italiana Arbitri – da lì sarebbe partito per la sede della gara. Come migliaia di arbitri fanno ogni settimana. Un tragico incidente, alle sei del mattino, lo ha portato via ai suoi cari e a tutti noi. Non c’è altro da aggiungere, se non l’amarezza e il dolore di una giovane vita spezzata, mentre inseguiva un sogno”.
“Il presidente dell’AIA Marcello Nicchi ed il vice Narciso Pisacreta, insieme ai componenti del Comitato nazionale, al responsabile della CAI Andrea Gervasoni e alla Commissione ed agli arbitri CAI, anche a nome di tutti gli arbitri italiani, esprimono alla famiglia di Loris Azzaro ed ai colleghi di Aosta, profondo cordoglio e vicinanza. Si uniscono, ai sentimenti di cordoglio, il responsabile del Settore tecnico arbitrale, Alfredo Trentalange, i responsabili degli Organi tecnici nazionali, il segretario dell’AIA Francesco Meloni, il vice segretario Massimo Solfanelli e il direttore responsabile della rivista “L’Arbitro” ed i coordinatori della redazione”.
“Su disposizione del presidente dell’AIA, in accordo con il presidente della FIGC – annuncia quindi la nota dell’AIA nazionale – tutti gli arbitri di tutte le categorie, impiegati nel fine settimana, scenderanno in campo indossando il lutto al braccio, come segno di commosso cordoglio e fratellanza”.
Fonte: Associazione Italiana Arbitri