I concessionari della “A5” hanno deciso di esonerare dal pedaggio il personale sanitario impegnato nel contrasto all’epidemia da “covid-19”

Scritto da aostapresse

7 Aprile 2020 - 9:20
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Un tratto della 'A5' che attraversa Aosta

La società “Sav”, concessionaria autostradale per la tratta “A5” dal casello di Quincinetto a quello di “Aosta est – Gran San Bernardo”, “ha adottato, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – si legge in una nota – misure a sostegno del personale sanitario impegnato nel contrasto all’epidemia “covid-19”. Fino al termine del periodo di emergenza, sarà, infatti, esentato dal pagamento del pedaggio il personale sanitario che percorra la tratta autostradale di competenza di “Sav” per motivi di servizio legati all’emergenza “covid-19”. Per poter accedere all’esenzione occorrerà identificarsi attraverso il modulo di autocertificazione in vigore unitamente al documento di identità e alla targa del veicolo secondo le modalità indicate sul sito della società“.

Nello stesso modo anche la “Rav”, concessionaria del tratto autostradale della “A5” dal casello di “Aosta ovest” a Courmayeur “d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in coordinamento con “Aiscat” – scrive un’analoga nota – dispone l’esenzione del pedaggio autostradale per tutti gli operatori sanitari che hanno necessità di muoversi sulla “A5 Aosta – Traforo del Monte Bianco” (anche nel percorso casa-lavoro) per motivi di servizio legati all’emergenza “covid-19” nonché alle associazioni di volontariato che operano per le medesime finalità. L’esenzione è entrata in vigore dal 3 aprile 2020 e avrà validità fino al termine del periodo di emergenza. Il personale sanitario interessato a usufruire dell’esenzione deve inviare il modulo di autocertificazione all’indirizzo mail agevolazionecovid19@aiscat.it. A tutti i possessori di apparati “Telepass” non verranno addebitati, o successivamente stornati, i transiti oggetto di esenzione. Gli operatori sanitari non in possesso di apparati “Telepass” potranno dichiarare al casello di essere in viaggio per prestare servizio relativamente all’emergenza “covid-19”, ricevendo un rapporto di mancato pagamento che andrà inviato allo stesso indirizzo e-mail, unitamente al modulo di
autocertificazione, scaricabile dal sito della società“.

Analogamente, anche la società “Ativa”, che gestisce la “A5” da Quincinetto a Torino, “ha adottato misure a sostegno del personale sanitario attualmente impegnato nel contrasto all’epidemia da “covid-19” – recita un altro comunicato stampa – al quale sarà concessa l’esenzione del pedaggio. Per gli utenti sprovvisti di apparato “Telepass”, il personale sanitario dovrà inviare alla casella di posta elettronica centroservizi@ativa.it il modello compilato di autocertificazione previsto dalle recenti disposizioni governative, corredato di idoneo documento di identità in corso di validità e della targa del veicolo. Il transito dovrà avvenire in pista automatica, l’utente dopo aver introdotto il biglietto nel lettore, dovrà richiedere intervento premendo l’apposito pulsante, dichiarandosi all’operatore della postazione di monitoraggio, come personale sanitario impegnato nel contrasto all’epidemia da “covid-19″. Nei sistemi semichiusi, come la tangenziale di Torino, dove non è previsto il biglietto, l’utente dovrà richiedere direttamente l’intervento”.

Anche per “gli utenti dotati di apparato “Telepass” – continua la nota – il personale sanitario dovrà inviare alla casella di posta elettronica centroservizi@ativa.it il modello compilato di autocertificazione, previsto dalle recenti disposizioni governative con l’indicazione della tratta percorsa compreso il ritorno, al fine di escludere l’addebito in fattura dei relativi pedaggi o della quota mensile dell’abbonamento alla tangenziale di Torino”. In entrambi i casi “l’invio della documentazione dovrà avvenire anticipatamente al transito oppure al massimo entro cinque giorni dal primo transito”.

“Il periodo di validità di detta misura decorrerà a partire da venerdì 3 aprile – conclude la nota – fino al 13 aprile, termine stabilito dal recente Dpcm che ha prorogato le misure adottate dal Governo per il contenimento del contagio epidemiologico da “covid-19″, fatte salve ulteriori proroghe governative”.


Fonti: ufficio stampa “Sav”, “Rav” e “Ativa”

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