“Il mondo dei docenti precari e la stessa Istituzione scolastica aspettano da tempo concorsi tali da poter stabilizzare i docenti e poter garantire la continuità didattica delle classi, una progettazione a lungo termine e la presenza fin dal primo giorno di scuola dei docenti necessari. Vista l’intenzione annunciata dal Ministero di bandire nello stesso periodo ben quattro concorsi prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, la gran parte del corpo docente giudica l’espletamento degli stessi nel mese di agosto, ancora in emergenza sanitaria, assolutamente irragionevole”.
Inizia così una “lettera aperta” del gruppo dei docenti precari valdostani “Professori senza cattedra”, diffusa nella giornata di martedì 19 maggio: “Inoltre, le modalità di svolgimento, con un test a risposta multipla) – aggiungono – non consentono di valutare le reali competenze acquisite in molti anni di servizio. Segnaliamo che la ministra Lucia Azzolina ha voluto bandire questi concorsi nonostante il parere contrario del Consiglio superiore della Pubblica istruzione, dei sindacati e della stessa maggioranza governativa. Attualmente l’approvazione degli stessi è ancora in discussione al Senato. Già a livello europeo è stato sancito il divieto di reiterazione dei contratti a tempo determinato. Nonostante ciò, l’Italia continua ad abusare da anni, specialmente nel settore scolastico, dei contratti a tempo determinato”.
“Il rischio è quello che a settembre – spiegano i docenti precari – ci sia una “supplentite” gravissima a livello nazionale, con moltissime cattedre da coprire con le chiamate dirette da parte dei dirigenti scolastici. Tutto ciò in un momento in cui la scuola avrebbe bisogno di personale stabile per poter fronteggiare le problematiche connesse all’epidemia. In merito a quanto scritto sopra si propone, in sintonia con gli emendamenti presentati dalle opposizioni e da parte della maggioranza governativa, un concorso straordinario per titoli che consenta il conseguimento dell’abilitazione per i candidati e si concluda con una prova orale selettiva che valuti realmente le competenze acquisite sul campo”.
“Tale modalità di selezione consentirebbe di accelerare e snellire le procedure concorsuali per garantire una stabilizzazione dei docenti fin da settembre – concludono – permettendo un regolare avvio dell’anno scolastico. D’altronde, la Provincia autonoma di Trento ha regolarizzato i docenti con 36 mesi di servizio, in una
graduatoria per titoli che consentirà loro di entrare in ruolo”.
Fonte: lettera aperta del gruppo dei docenti precari valdostani “Professori senza cattedra”