L’Azienda Usl della Valle d’Aosta, ricordando che “l’epidemia da “sars-cov-2″ è sostenuta esclusivamente dalla trasmissione del virus tra uomo e uomo o tramite il contatto con oggetti contaminati, senza il coinvolgimento attivo di animali”, così come di evidenziato a livello nazionale dall’Istituto superiore di sanità annuncia l’organizzazione di una campagna di screening di esami sierologici su animali di affezione, che coinvolge gli animali in situazione di coabitazione con pazienti positivi al tampone per “covid-19”.
«Il fatto che gli animali da compagnia, in particolare cani e gatti, vivano a stretto contatto con l’uomo – spiega Marco Ragionieri, direttore della Struttura sanità animale dell’Usl – potrebbe rendere più probabile la possibilità di un contagio nei confronti degli animali stessi ed è importante capire la loro suscettibilità al nuovo virus. Al momento attuale non esistono test validati per la ricerca anticorpale sugli animali e il reparto virus vescicolari e produzioni biotecnologie con il Dipartimento di scienze
veterinarie dell’Università di Torino sono coinvolti in un progetto di sviluppo per la produzione di antigeni ricombinanti e di anticorpi monoclonali e per lo sviluppo di test
sierologici a cui la Struttura sanità animale ha aderito».
In questa ottica la Struttura di epidemiologia veterinaria del Servizio veterinario dell’Azienda Usl, sta provvedendo ai contatti dei proprietari di animali da affezione in oggetto per proporre al proprietario stesso l’adesione al progetto di ricerca con l’esecuzione del prelievo di sangue presso il proprio ambulatorio sito al Dipartimento
di prevenzione di Quart, in Regione Amérique 7L, e per il successivo test anticorpale eseguito presso l’Università di Torino.
Per informazioni sul progetto e sulle relative attività, è possibile contattare la Struttura di epidemiologia veterinaria del Servizio veterinario, al numero telefonico 0165.774.633 ed all’e-mail ssepivet@ausl.vda.it.
Fonte: Ufficio stampa Azienda Usl della Valle d’Aosta