L’Assemblea del “Celva – Consorzio degli Enti locali della Valle d’Aosta”, riunita in videoconferenza, ha approvato mercoledì 22 aprile il bilancio consuntivo. Il voto è stato espresso all’unanimità. Al 31 dicembre 2019 il documento contabile evidenzia costi per 1.748.548 euro, ricavi per 1.758.707 euro e un conseguente utile di esercizio di 10.159 euro. Il Consorzio può contare prevalentemente su risorse di finanza locale (84% rispetto al totale delle entrate).
È stata approvata la proposta di distribuzione dell’utile di esercizio di accantonare una quota del 30%, pari a 3.048 euro al Fondo di riserva legale, nonché di corrispondere una quota del 3%, pari a 305 euro, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, ai sensi della legge regionale 27/1998 e successive modificazioni. Infine, è stata accantonata la restante parte, pari a 6.806 euro, al Fondo di riserva straordinaria indivisibile. I rappresentanti degli Enti locali hanno successivamente votato all’unanimità a favore del budget previsionale del “Celva” per l’anno 2020, che pareggia sulla cifra di 1.881.283 euro.
Franco Manes, presidente del Celva, ha illustrato il documento, evidenziando che era stato esaminato dal Consiglio di Amministrazione prima dell’insorgere dell’emergenza “coronavirus”: «Passata la fase più critica – ha sottolineato – il Consorzio valuterà delle riallocazioni delle risorse che si libereranno dall’eventuale mancato svolgimento di attività già previste».
Il budget evidenzia, fra gli elementi principali: il consolidamento dell’organico delle risorse umane, a seguito delle assunzioni avvenute nel corso del 2018 e del 2019; l’espletamento di una procedura di gara per l’affidamento dei servizi legali di assistenza e consulenza giuridica a favore degli Enti locali della Valle d’Aosta; l’attivazione di ulteriori progetti, iniziative e servizi a favore degli Enti soci, quali l’implementazione dell’offerta formativa, l’attivazione di un servizio di comunicazione integrata e l’avvio di nuove convenzioni.
Mirando al raggiungimento del pareggio di bilancio, e potendo contare su un trasferimento regionale pari a 1,5 milioni di euro contro la cifra di 1,7 milioni di euro richiesti dall’Assemblea, risulta però indispensabile ricorrere alla compartecipazione alle spese da parte degli Enti soci, attraverso la reintroduzione del fondo per la formazione, in essere fino all’anno 2017 e non istituito nell’ultimo biennio. L’ammontare del fondo è attualmente pari a 112mila euro.
Il bilancio consuntivo del 2019 del ‘Celva’
La nota integrativa del bilancio consuntivo del 2019 del ‘Celva’
Successivamente si riunita l’Assemblea del “Cpel – Consiglio permanente degli Enti locali”: i lavori sono iniziati con il confronto sulla proposta di deliberazione della Giunta regionale sui trasferimenti finanziari, senza vincolo settoriale di destinazione, a favore delle Unités des Communes valdôtaines e relativi all’anno 2020. Speranza Girod, sindaco di Fontainemore e responsabile politico della Consulta “Finanza locale e tributi”, ha evidenziato come la proposta di deliberazione approvi la ripartizione, ai sensi della legge regionale numero 48 del 1995, di trasferimenti complessivamente pari a 2 milioni di euro, così come stanziato nel 2019. In particolare, ha evidenziato Girod, è stato confermato il riparto dello scorso anno. La liquidazione e il pagamento delle somme spettanti a ciascuna Unité avverranno in un’unica soluzione, entro il 30 giugno, previa approvazione del bilancio di previsione. L’Assemblea del “Cpel” ha espresso a questo proposito un parere favorevole all’unanimità.
Successivamente, i rappresentanti degli Enti locali si sono confrontati sulla proposta di legge regionale numero 56, recante “Ulteriori misure regionali urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da covid-19”. L’Assemblea ha deciso per un voto di astensione, espresso all’unanimità. «Tenuto conto che tale disegno di legge, che tra l’altro differisce il pagamento dell’Imu dal 16 giugno al 16 dicembre, è stato approvato il 17 aprile scorso dal Consiglio – spiega Giulio Grosjacques, sindaco di Brusson e responsabile politico della Consulta “Affari generali e pubblico impiego” – l’Assemblea del “Cpel” si è astenuta, esprimendo nel proprio parere la richiesta al Governo regionale di lasciare nelle casse dei Comuni l’extragettito Imu per il 2020, per non lasciare gli Enti locali in difficoltà. Si tratterebbe di un primo passo in avanti, sulla base delle richieste che reiteriamo tutti gli anni, auspicando che quantomeno per il 2020 sarà la volta buona. Inoltre nel disegno di legge sono cruciali gli aiuti previsti per le categorie economiche in difficoltà, nei confronti dei quali gli Enti locali hanno molta attenzione».
A questo proposito, il presidente del “Cpel”, Franco Manes, ha evidenziato ai colleghi sindaci come oggi abbia trasmesso, ai rappresentanti delle associazioni produttive e alle sigle sindacali che operano sul territorio, l’invito a prendere parte a un confronto, previsto per lunedì 27 aprile, sulla terza legge regionale anti-crisi e alle problematiche del momento. Il Comitato esecutivo si prende l’impegno di promuovere le istanze del sistema degli Enti locali, e in particolare di approfondire le ricadute dei vari disposti di legge sui Comuni.
L’Assemblea ha poi espresso un voto favorevole all’unanimità nei confronti della proposta di deliberazione della Giunta regionale che approva lo schema di convenzione disciplinante le funzioni della “Sua – Stazione unica appaltante” per la Valle d’Aosta per i contratti di lavori e servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, tra la Regione autonoma Valle d’Aosta, Stazione unica appaltante regionale, e il “Cpel”.
Quale ultimo punto all’ordine del giorno è stata affrontata la proposta di deliberazione della Giunta regionale “Esame della proposta di deliberazione concernente l’approvazione dell’avviso ad evidenza pubblica per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico dei Comuni e delle Unités des Communes valdôtaines” e della relativa scheda azione, nell’ambito del programma “Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FESR)”. Il presidente Franco Manes ha spiegato che «si tratta di una delibera, già analizzata in Consulta, dove si parla di contributi destinati a Comuni e Unités per interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Sono complessivamente disponibili 2 milioni di euro, gli interventi dovranno essere conclusi entro settembre 2023». Il parere è stato favorevole all’unanimità.
Fonte: Ufficio stampa “Cpel – Celva”