Il Comune di Aosta ha consegnato, in dieci giorni, 306 spese ai nuclei familiari in difficoltà, analizzando oltre 660 domande: nel fondo restano 78mila euro

Scritto da aostapresse

11 Aprile 2020 - 9:30
L'analisi delle varie pratiche per il contributo alla spesa

Sono state 306 le spese consegnate dal Comune di Aosta nei primi dieci giorni di “sostegno urgente” ai nuclei familiari del capoluogo regionale in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria in corso. I fondi già spesi sono stati 102mila euro su uno stanziamento totale di 180mila euro. I dati sono stati diffusi quotidianamente su “Facebook” da Luca Girasole, assessore comunale alle politiche sociali che ha definito quanto realizzato finora «Un grande risultato!».

Nell’ultima giornata, venerdì 10 aprile, sono arrivate al Comune di Aosta 99 domande valide, di cui 51 subito evadibili. Nella settimana, dal 2 al 10 aprile, l’Assessorato ha processato oltre 660 domande, «numeri di tutto rispetto per un servizio che fa neanche esisteva – ha aggiunto Girasole – e che grazie al grande lavoro portato avanti dai dipendenti e dalle cooperative della coprogettazione sta dando risposte importanti a tanti cittadini aostani».

Il numero telefonico da chiamare è il 0165.300260 ed «è riservato a chi ha perso il lavoro a causa del “coronavirus” – ha quindi precisato l’assessore – è difficile prendere la linea a causa dell’elevato numero di chiamate, lo sappiamo, ma se pensate di aver diritto al contributo armatevi di pazienza e riprovate. Capiamo che questo sia fastidioso ma vi chiediamo di capire che anche chi risponde al telefono lavora senza tregua e può soddisfare una sola chiamata alla volta. Per questo motivo ribadisco che hanno diritto a richiedere il servizio spesa solamente i residenti ad ad Aosta. Lo ribadisco perché in questi giorni abbiamo ricevuto chiamate anche da molti Comuni della Valle e queste chiamate, oltre a far perdere del tempo, rendono ancora più intasate le linee».

«L’orario in cui telefonare non può essere ampliato rispetto all’attuale, dalle ore 9 alle 12, o esteso al pomeriggio – ha sottolineato ancora Luca Girasole sul social network – perché, da mezzogiorno in poi gli operatori devono effettuare le verifiche su ogni singola pratica, comunicare l’esito al richiedente e informare le cooperative del servizio da effettuare.
L’approvvigionamento degli alimenti da consegnare non verrà effettuato in un solo punto vendita ma in molteplici, in modo da distribuire le risorse a più soggetti. A tal proposito ho chiesto agli uffici di valutare (almeno per alcuni prodotti) la possibilità di acquistarli anche nei piccoli punti vendita cittadini, che sicuramente sono quelli più in difficoltà a causa di questa situazione. È evidente che il ragionamento andrà fatto anche rispetto ai prezzi dei prodotti perché acquistando ad un prezzo più basso saremo grado di consegnare più prodotti a chi ne ha bisogno».

«Il servizio, sulla base di quanto previsto dal decreto della Protezione civile che ci stanziava le risorse – ha ricordato ancora l’assessore alle politiche sociali del capoluogo regionale – è dedicato ai soli nuclei familiari residenti in Aosta e più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus “covid-19” e tra quelli in stato di bisogno, dando priorità a quelli non assegnatari di sostegno pubblico, ad esempio reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, nuova assicurazione sociale per l’impiego, sistema di gestione delle agevolazioni sulle tariffe elettriche, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, contributo affitti ed altre forme di sostegno previste a livello comunale o regionale».

«Ciò non esclude, ad ogni buon conto, che le risorse possano essere attribuite anche a percettori di altre forme di sostegno pubblico – ha concluso Luca Girasole – ma nell’attribuzione del contributo dovrà darsi priorità a chi tale sostegno non lo riceve e, in subordine, a chi, pur ricevendolo, ha comunque subito un ulteriore deterioramento della propria situazione reddituale in ragione delle contingenze correlate all’emergenza sanitaria in corso».

Fonte: profilo “Facebook” di Luca Girasole

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Massimo Occhiena è il nuovo presidente della Commissione paritetica: «alto profilo, ma noi avevamo indicato Barbara Randazzo» lamenta Erik Lavevaz

Massimo Occhiena, 53 anni, originario di Torino, avvocato cassazionista e professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Sassari, è stato eletto, nella prima riunione del nuovo organismo, come presidente della Commissione paritetica Stato – Valle d’Aosta, che definisce le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta.

X