Il Comune di Pontey, in isolamento, si è organizzato con la Croce Rossa di Saint-Vincent per la fornitura di generi alimentari

Scritto da aostapresse

23 Marzo 2020 - 20:40
Il blocco dell'ingresso a Pontey da Châtillon

Il Comune di Pontey ha provveduto a comunicare, attraverso una nota recapitata a domicilio a 360 famiglie, per raggiungere così tutti gli ottocento abitanti presenti sul territorio, le indicazioni e le informazioni in merito al servizio di consegna e di fornitura di generi alimentari, così come all’utilizzo degli appositi servizi.

“L’Amministrazione comunale – si legge in una nota della Presidenza della Regione – in collaborazione con i volontari della Croce Rossa, ha attivato una procedura per garantire la consegna di derrate alimentari, farmaci e altri generi di necessità alla popolazione.
Per poter usufruire del servizio di approvvigionamento di derrate alimentari e beni di prima necessità gli abitanti devono seguire una delle seguenti opzioni, compilare il form presente sulla home page del sito del Comune entro le ore 13, inviare una mail all’indirizzo ponteycri@gmail.com entro le ore 13, inviare via whatsapp la foto dell’ordine al numero 3297505086 entro le ore 13 o telefonare al numero 3297505086 (dalle ore 9 alle ore 13)”.

“Il territorio è stato suddiviso in tre zone e le prenotazioni – continua la nota – e le consegne sono state organizzate secondo lo schema seguente, frazioni Lassolaz, Valerod, Banchet, Crétaz e Vefà prenotazione il sabato con consegna il lunedì ed il martedì con consegna il giovedì; frazioni Torin, Lézin, La Bovaye e Clapey, prenotazione la domenica con consegna il martedì ed il mercoledì con consegna il venerdì; frazioni Epiney, Tzésanouva, Sémon e Prélaz, prenotazione il lunedì con consegna il mercoledì ed il giovedì con consegna il sabato”.

“All’atto della prenotazione sarà necessario comunicare il nominativo del capo famiglia – sottolinea ancora la nota – è importante che ogni famiglia indichi sempre lo stesso nominativo a prescindere da chi farà l’ordine, l’indirizzo completo di casa un recapito telefonico e l’elenco dei beni necessari utilizzando il format allegato alla lettera recapitata richiedendo i beni presenti nell’elenco. Al fine di evitare un sovraccarico del servizio, gli utenti sono pregati di valutare attentamente le reali necessità e, nel limite del possibile, di trasmettere le richieste utilizzando la posta elettronica”.

“Per quanto riguarda la consegna di farmaci a domicilio – viene precisano – è possibile contattare direttamente la Croce Rossa, Comitato di Saint-Vincent al numero 3382160011. Le spese relative agli acquisti (farmaci compresi) saranno a carico dell’utente da saldare al termine del periodo di isolamento con modalità da concordare con il Comune. L’Amministrazione comunale vuole sottolineare che in questo momento garantirà la presenza e la vicinanza a tutta la popolazione e avrà cura di informare tempestivamente tutti gli abitanti su ogni iniziativa che verrà organizzata per migliorare il sistema di assistenza”.

Nella giornata successiva, René Tonelli, personaggio noto nell’ambiente politico e culturale valdostano, residente a Pontey, si è fatto portavoce delle problematiche della popolazione ed ha scritto a Pio Porretta, capo della Protezione civile e “soggetto attuatore” dell’emergenza “covid-19” per la Valle d’Aosta: «con la presente desidero innanzitutto ringraziarla a nome mio e di tutta la popolazione di Pontey per il suo tempestivo intervento e riscontro, rispetto alle criticità emerse da parte dei cittadini, in riferimento alle misure di isolamento poste in essere per l’emergenza sanitaria in atto – ha premesso Tonelli, nella lettera pubblicata anche su “Facebook” – Più volte nel corso della nostra telefonata lei mi ha evidenziato come non fosse necessario ringraziare, perché questo fa parte del suo lavoro, ma mi permetto di sottolineare che esistono molti modi di svolgere in coscienza il proprio ruolo e in questa circostanza lei ha dimostrato un’alta statura morale. Le ho già evidenziato nel corso del colloquio come si faccia fatica a comprendere le ragioni oggettive sottostanti ad una misura così restrittiva adottata per Pontey, rispetto ad altre realtà che stanno vivendo situazioni analoghe. In ogni caso è dovere civico e morale di ogni cittadino rispettare le ordinanze e le disposizioni delle autorità preposte e con questo spirito io in primo luogo, ma sono certo anche i miei compaesani, ci poniamo nei confronti di tali scelte: con rispetto ed educazione».

«Il problema da me evidenziato si può sintetizzare nella modalità di gestione di questa criticità – ha continuato Tonelli – che, ritengo, abbia generato molte difficoltà perché in parte improvvida e non sicuramente rassicurante: la stessa emissione dell’ordinanza avrebbe potuto essere gestita con un approccio più conciliante. Con la stessa identica decorrenza, ma con un preavviso di diverse ore alla popolazione, sarebbe stata data la possibilità alla comunità di Pontey di approvvigionarsi di tutti i beni che di fatto non sono riportati nella lista a disposizione. Tutto questo con i tempi utili ad assimilare il contenuto dell’ordinanza e dando il tempo materiale di essere organizzati».

«Fatta questa premessa, avendo lei accolto positivamente le osservazioni da me espresse nel corso della telefonata di questa sera – ha aggiunto – le sintetizzo brevemente di seguito le proposte e le necessità della cittadinanza, al fine di rendere questo periodo di isolamento forzato il più sereno ed efficacemente organizzato possibile. Come accaduto in tutti gli altri comuni sul territorio nazionale identificati come “zone rosse”, chiediamo che sia istituita la possibilità di scambio di generi alimentari e farmaci nella zona di confine dell’area di isolamento. Tale misura sarebbe messa in atto a beneficio di coloro che sono isolati, da parte di familiari o persone di fiducia al di fuori della zona di contenimento, che possono in questo modo provvedere alle necessità specifiche. Questo di fatto, oltre a permettere
una migliore gestione delle esigenze personali dei cittadini, renderebbe più leggera l’attività della Protezione civile e della Croce Rossa italiana. Chiediamo che nell’elenco messo a disposizione riguardo i beni alimentari forniti da Croce Rossa Italiana, siano inseriti anche gli alimenti per animali domestici, chiediamo che nell’elenco messo a disposizione riguardo i beni di prima necessità forniti da Croce Rossa Italiana, sia inserito anche il combustibile pellet, in uso in diverse abitazioni come mezzo di riscaldamento» e «chiediamo che siano regolate le eventuali visite veterinarie d’urgenza e necessità».

«Essendo presenti situazioni di compaesani con malattie croniche o degenerative, che necessitano di farmaci specifici –  ha chiesto ancora René Tonelli – chiediamo che l’eventuale necessità di farmaci salvavita o di farmaci reperibili solamente in zone specifiche (ad esempio come in alcuni casi solo nella farmacia dell’ospedale), qualora non già previsto, possa essere evasa nelle 24 ore dalla richiesta». Inoltre «come è possibile gestire la prenotazione e il conseguente prelievo di sangue? Vi sono persone che per malattie croniche e obbligo di controlli periodici devono effettuare dei prelievo periodici… a chi e come ci si può rivolgere? Queste credo siano in estrema sintesi le proposte più sensate ed efficaci per  rassicurare e tranquillizzare la popolazione: mi riservo di approfittare della sua disponibilità, qualora dovessero emergere ulteriori spunti che possano essere da voi presi in considerazione».

«Nel ringraziarla ancora per tutto l’impegno e la dedizione che lei e i suoi colleghi mettete ogni giorno nell’affrontare con tenacia questa complessa situazione di emergenza – ha concluso – mi permetto di innalzare una preghiera al Signore affinché guardi a tutte le organizzazioni sanitarie e civili in questo momento difficile».

La lista della spesa per gli abitanti di Pontey

Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta e profilo “Facebook” di René Tonelli

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