Il Consiglio Valle approva una mozione per trattare il rinnovo della convenzione con la Rai, che preveda un monte ore “adeguato” per le minoranze linguistiche

Scritto da aostapresse

26 Marzo 2021 - 9:00
Un operatore della 'Rai' della Valle d'Aosta

“Prevedere, nelle trasmissioni radiotelevisive del servizio pubblico, un monte ore adeguato alla tutela delle minoranze linguistiche nel suo più ampio significato” è questo l’impegno contenuto nella mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Valle in chiusura della seduta di giovedì 25 marzo 2021. Il testo è stato presentato dai componenti l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, il presidente Alberto Bertin, i vice presidenti Aurelio Marguerettaz e Paolo Sammaritani, ed i consiglieri segretari Corrado Jordan e Luca Distort.

La mozione prende avvio dal fatto che “l’informazione e la programmazione radiotelevisiva costituiscono una parte importante della comunicazione di interesse generale per cui la qualità dell’offerta è aspetto fondamentale nonché tratto distintivo della missione del servizio pubblico specie nelle Regioni in cui sono presenti minoranze linguistiche riconosciute dalle norme vigenti” tenendo conto di quanto previsto dallo Statuto speciale per la Valle d’Aosta e dalle norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche le quali, “oltre ad identificare le sopracitate minoranze consentono alle Regioni interessate la stipula di apposite convenzioni con la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e/o con emittenti locali per la realizzazione di trasmissioni giornalistiche o programmi nelle lingue ammesse a tutela”, vale a dire il “Contratto nazionale di servizio pubblico” stipulato il 21 febbraio 2018 fra il Ministero dello Sviluppo economico e la “Rai – Radio televisione italiana per il periodo 2018-2022”, che prevede “l’impegno della Rai a garantire, fra l’altro, la produzione e distribuzione di trasmissioni radiofoniche e televisive, nonché di contenuti audiovisivi, in lingua tedesca e ladina per la Provincia Autonoma di Bolzano, in lingua ladina per la Provincia Autonoma di Trento, in lingua sarda per la Regione Autonoma Sardegna, in lingua francese per la Regione Autonoma Valle d’Aosta e in lingua friulana e slovena per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia”.

La mozione evidenzia quindi che “la prossima evoluzione dei sistemi di trasmissione tramite le nuove tecnologie può garantire nuove frontiere della comunicazione, considerando che sarà possibile utilizzare molteplici piattaforme digitali per la diffusione dei programmi (a parte il “Tgr”, i programmi televisivi e radiofonici non sono riascoltabili sul web, n.d.r.), aprendo di fatto ad una maggiore tutela delle minoranze linguistiche soprattutto tramite lo sviluppo e il potenziamento dell’autoproduzione dei programmi di cui peraltro esiste già una previsione esplicita nell’attuale realtà essendo la sede regionale della “Rai”, classificata come “centro di produzione” come previsto dal Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici”, il Consiglio Valle “ritiene necessario, sull’esperienza già consolidata da parte di altre realtà regionali, non ultimo il Friuli Venezia Giulia, di procedere, prima della scadenza della convenzione” con “Rai com”, prevista per il 29 aprile prossimo, “all’attivazione di opportuni contatti con il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di proporre che sin dal prossimo rinnovo si possa predisporre una singola convenzione per la Regione Valle d’Aosta” per “predisporre una nuova convenzione ad hoc per la Regione Valle d’Aosta che preveda un monte ore adeguato alla tutela delle minoranze linguistiche nel suo più ampio significato, incentivando l’utilizzo di nuove tecnologie, nonché l’autoproduzione di trasmissioni radiofoniche e televisive di qualità”.

La mozione prevede anche il supporto specifico di un gruppo di lavoro composto dai membri dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Valle, da Luciano Caveri, assessore regionale all’istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, con delega alla tutela delle minoranze linguistiche, giornalista professionista e, negli ultimi undici anni, è stato anche dirigente della programmazione della Rai Valle d’Aosta, dove si è occupato della realizzazione e conduzione di programmi televisivi e radiofonici, e da Pierpaolo Civelli, presidente del Corecom Valle d’Aosta.

Fonte: Ufficio stampa Consiglio regionale della Valle d’Aosta

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