Il Consiglio Valle chiederà alla Corte dei conti di controllare il rendiconto della Regione e avrà revisori dei conti

Scritto da aostapresse

29 Gennaio 2020 - 13:55
Emily Rini

Nel corso della seduta mattutina del Consiglio Valle del 29 gennaio 2020, nell’ambito della trattazione abbinata del DEFR, della legge di stabilità e sue disposizioni collegate e del bilancio della Regione autonoma Valle d’Aosta per il triennio 2020-2022, il dibattito è proseguito su undici ordini del giorno depositati in Aula, di cui sette del M5S, uno della presidente Rini, uno di ADU VdA e due di RC-AC.

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, proposto dalla presidente del Consiglio Emily Rini ed emendato dopo un confronto con la Conferenza dei Capigruppo, che impegna la prima Commissione consiliare ad avviare gli opportuni approfondimenti con la Commissione Paritetica in merito alla norma di attuazione che preveda la sottoposizione al giudizio di parifica da parte della Corte di conti del rendiconto generale della Regione in conformità agli articoli 39, 40 e 41 del testo unico di cui al Regio decreto 12 luglio 1934, n, 1214. Inoltre sollecita il Governo regionale a presentare, non appena sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la norma di attuazione in materia di istituzione di un Collegio dei revisori dei conti, il disegno di legge regionale per l’istituzione dello stesso.

La presidente del Consiglio, Emily Rini, nell’illustrare l’iniziativa, ha parlato «di tema delicato e complesso. Questo ordine del giorno nasce nel momento in cui le Istituzioni appaiono sempre più distanti dai cittadini: c’è una sola strada per avvicinarli ed è la fiducia che si conquista con la trasparenza, nel rispetto del ruolo di tutti, senza ostilità e con spirito di collaborazione. Senza la fiducia nelle istituzioni, il futuro di una comunità resta incerto. Questa iniziativa vuole andare a mettere un tassello in questo percorso: la nostra Regione non ha il giudizio di parifica del rendiconto che io, invece, reputo uno strumento importante di supporto per chi è chiamato ad amministrare e di cui tutte le Regioni, anche quelle a Statuto speciale, sono dotate. Questa è un’anomalia che secondo noi va sanata. Ben vengano gli approfondimenti sollecitati dai vari gruppi, pur ribadendo che noi siamo favorevoli all’applicazione nella nostra regione del giudizio di parifica: sono una regionalista convinta e credo che siano altre le cose che stanno minando il nostro sistema, non certo il giudizio della Corte dei conti».

Il consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi ha evidenziato «l’importanza di dotarsi di un Collegio dei revisori e di approfondire il tema del giudizio di parifica non perché ci mette in linea con gli altri – perché noi vogliamo mantenere la nostra diversità – ma perché questo strumento potrà garantire sicurezza ai nostri conti. Tuttavia, bisogna muoversi con i piedi di piombo perché si toccano principi fondamentali della nostra autonomia: è bene quindi sondare ulteriormente questo tema».
Per la capogruppo di Alliance Valdôtaine, Patrizia Morelli, «non sempre le differenze sono delle anomalie: ricordiamo come talvolta nella storia, le peculiarità della Valle d’Aosta siano state considerate anomalie da cancellare. Pertanto, nel rispetto dei diversi ruoli, noi crediamo che, su un tema così complesso e delicato, vada fatto un percorso di approfondimento al fine di valutarne tutti gli aspetti».
La consigliera di ADU VdA Daria Pulz ha evidenziato che «il futuro giudizio di parifica della Corte dei conti deve essere visto come un momento di garanzia e non come un limite o un’invasione di campo da parte dello Stato. Ci auguriamo che i tempi di approvazione non siano troppo lunghi. In questa situazione di agonia della politica regionale, vediamo con favore questo strumento che è come un salvagente cui aggrapparsi, insieme anche all’istituzione di un Collegio esterno di revisori dei conti».

Il consigliere Carlo Marzi (SA) ha sottolineato: «Un momento di confronto, anche su questo tipo di tematica, è sempre proficuo e bene accetto. Alla base della nostra specificità ci deve essere il rispetto alla pari, sia nei confronti dello Stato sia nel rispetto dell’equilibrio che devono avere i tre livelli di potere dello Stato stesso. Il nostro Statuto e la nostra peculiarità devono essere un punto di partenza per confrontarci su queste tematiche in maniera arricchente per tutte le parti che si confrontano».
Il capogruppo di Vdalibra Stefano Ferrero, nel considerare «il ruolo della Corte dei conti come un baluardo di difesa della legalità», ha chiesto «attenzione perché andiamo a toccare una questione che è ancora in divenire: bisogna vedere tutti i risvolti per non rischiare una confusione dei ruoli. Tutti sono buoni autonomisti, ma quando ci si toglie qualcosa bisogna capire quali siano le implicazioni».
Anche il capogruppo di Rete Civica-Alliance Citoyenne Alberto Bertin ha sostenuto «l’opportunità di valutare attentamente le scelte che si vogliono fare su una tematica così complessa per capire le conseguenze che questa potrà comportare. Avviare l’approfondimento è assolutamente necessario».

Per il presidente della Regione, Renzo Testolin, «l’istituzione del Collegio dei revisori dei conti, come già detto quando abbiamo approvato la norma di attuazione in Consiglio, dà garanzia e sicurezza del lavoro svolto dagli uffici nella predisposizione di documenti di bilancio che sono sempre più complessi. Riguardo al giudizio di parifica della Corte dei conti, concordo nella necessità di un approfondimento serio ed equilibrato del percorso di valutazione».

Altri quattro ordini del giorno presentati dal Movimento 5 Stelle sono stati approvati, sempre all’unanimità.
Il primo, proposto dal consigliere Luciano Mossa ed emendato su proposta dell’Assessore alla sanità Mauro Baccega, impegna la Giunta a dotare tutte le strutture sanitarie di defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), considerata l’importanza di questi dispositivi di primo soccorso per salvare vite umane.
L’ordine del giorno presentato dal capogruppo Luigi Vesan, così come emendato su proposta dell’assessore all’istruzione, Chantal Certan, impegna invece il Governo a presentare in seconda Commissione entro 240 giorni una proposta di contribuzione al riconoscimento e al sostegno dei corsi della “Unitre Châtillon” e della “Associazione Amici della Terza Età” di Pont-Saint-Martin, come avviene per la Università valdostana della Terza Età.
Altre due iniziative sono state poi illustrate dalla consigliera Maria Luisa Russo: la prima impegna il Governo a definire entro 60 giorni un calendario di incontri in cui l’assessore e/o gli uffici preposti forniscano a Enti locali, istituzioni scolastiche, uffici dell’USL, Terzo Settore e imprenditoria sociale tutte le informazioni necessarie per conoscere i fondi comunitari e accedere ai bandi europei; a indicare i consulenti, di cui si farà carico l’Amministrazione regionale, esperti in progettazione europea, che possano aiutare gli Enti coinvolti alla definizione e alla stesura dei progetti e che si occupino della formazione del personale già operante per garantire loro futura autonomia.
La seconda della consigliera Russo impegna il Governo a definire entro il 2020 e ad attuare entro il 2021 serie azioni di sostegno alla natalità e alla famiglia che aiutino concretamente a invertire l’attuale trend negativo delle nascite, agevolando le giovani coppie ad avere il numero di figli che desidera e sostenendo tutti gli aspetti che riguardano il ciclo della famiglia.

È stato invece respinto con 27 astensioni e 6 voti a favore (M5S e RC-AC) l’ordine del giorno, presentato dal consigliere Luciano Mossa del Movimento 5 Stelle, che intendeva impegnare il Governo a reperire maggiori risorse per gli “educational” dei tour operator e per operazioni di co-marketing e marketing diretto, al fine di realizzare campagne pubblicitarie per promuovere in tutto il mondo le peculiarità naturalistiche, sportive, culturali, di benessere ed enogastronomiche della regione. Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha annunciato il voto di astensione del Governo, «perché, pur condividendo le linee di indirizzo, questa presa di posizione deve essere valutata a bocce ferme alla luce delle risorse messe a disposizione con questo bilancio per la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e enogastronomico, per la quale è stato comunque già realizzato un ampio lavoro di promozione e di fruibilità».
Stessa posizione è stata espressa dal consigliere del gruppo Misto Claudio Restano.

Il Consiglio ha quindi respinto con 17 astensioni (UV, AV, SA, PNV-FV-AC e Barocco) e 17 voti favorevoli (ADU-VdA, M5S, Lega VdA, Mouv’, Vdalibra, RC-AC e Restano) un ordine del giorno del gruppo ADU-VdA, illustrato dalla consigliera Daria Pulz, che intendeva impegnare l’assessore competente a legiferare in materia di bonifica e di messa in sicurezza di siti contaminati a rilevanza regionale nel rispetto del principio di precauzione, a tutela della salute e in modo da prevenire e ridurre l’inquinamento ambientale, sollecitando la Regione ad ammettere nelle discariche per inerti esclusivamente rifiuti inerti che non richiedano caratterizzazione.
L’assessore all’ambiente Albert Chatrian ha chiesto il ritiro dell’iniziativa perché il tema sarà affrontato in un emendamento alle leggi di bilancio nel prosieguo dei lavori.
È stato invece ritirato dalla proponente, la consigliera Maria Luisa Russo (M5S), l’ordine del giorno sull’introduzione di un “bonus sport” per i minori tra 6 e 16 anni residenti in Valle d’Aosta.

Fonte: Ufficio stampa Consiglio regionale della Valle d’Aosta

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