Il Consiglio Valle ha corretto la legge regionale sugli aiuti ai lavoratori autonomi: tolti i controsensi che ne rendevano impossibile l’applicazione

Scritto da aostapresse

25 Maggio 2020 - 10:50
La riunione del Consiglio Valle del 25 maggio

Il Consiglio Valle, convocato lunedì 25 maggio 2020 in sessione straordinaria e urgente ha approvato all’unanimità la proposta di legge che modifica la norma regionale n. 5/2020 (Ulteriori misure regionali urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19). L’Assemblea si è svolta in modalità telematica su richiesta dei componenti della seconda Commissione “Affari generali” Pierluigi Marquis, Stefano Aggravi, Giovanni Barocco, Roberto Cognetta, Jean-Claude Daudry, Erik Lavevaz e Luciano Mossa e dei consiglieri regionali Alberto Bertin, Stefano Ferrero, Elso Gerandin, Andrea Manfrin, Claudio Restano e Luigi Vesan.

Il provvedimento, illustrato dal consigliere Pierluigi Marquis (Stella Alpina), si compone di sette articoli volti a ottimizzare la legge n. 5/2020 approvata dal Consiglio nella seduta del 17 aprile scorso, in un’ottica di semplificazione ulteriore nella presentazione delle domande di aiuto e di allargamento della platea dei destinatari delle misure.
«Il testo è stato predisposto dalla seconda Commissione consiliare in accordo con l’assessore delegato Luigi Bertschy e l’ufficio responsabile della sua applicazione – ha spiegato Marquis – In particolare si tratta di un intervento rettificativo e specificativo riguardo agli articoli 5 e 7: rettificativo poiché viene abrogata la parte che fa riferimento agli aiuti di Stato, specificativo poiché vengono descritti, puntualmente, i soggetti destinatari delle misure estendendone anche la platea. Inoltre la proposta ricomprende, tra i beneficiari della misura di cui all’articolo 8 della legge 5, i soggetti con contratto di lavoro a tempo determinato, e si prefigge di semplificare e velocizzare l’attuazione della legge autorizzando la Giunta a rimodulare le previsioni di spesa tra le misure in funzione delle effettive necessità finanziarie riscontrabili in sede applicativa. Mi auguro che l’esperienza della fase preparatoria della legge e di quella applicativa iniziale, che ha voluto proporre una nuova modalità di lavoro, abbia suscitato una riflessione, sia da parte della politica sia da parte dell’apparato amministrativo, sulla necessità di una semplificazione delle procedure che la Pubblica amministrazione deve mettere in atto al fine di velocizzare i tempi di riposta al cittadino».

https://aostapresse.it/2020/05/15/pierluigi-marquis-giudica-incredibile-e-vergognoso-il-metodo-per-la-richiesta-degli-indennizzi-per-i-lavoratori-autonomi-per-massimo-leveque-i-ritardi-sono-grotteschi/

Nello specifico, la proposta modifica l’articolo 5 della legge 5/2020 (sull’indennizzo di 400 euro al mese, a integrazione delle disposizioni nazionali, per la sospensione delle attività previste dal decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo), specificando che si applica anche ai soci d’opera di società di persone e di capitali e ai collaboratori familiari. Sono poi definiti puntualmente i soggetti destinatari dell’indennità e i relativi requisiti di cui all’articolo 7 della legge 5 (quello sugli indennizzi alle categorie prive di altre modalità di sostegno al reddito): lavoratori autonomi, titolari di partita IVA, non tenuti alla sospensione dell’attività disposta dal decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020; lavoratori autonomi occasionali; soci prestatori d’opera di società di persone o di società di capitali, escluse quelle a partecipazione pubblica diretta o indiretta, e collaboratori familiari di imprese non tenute alla sospensione dell’attività disposta dal decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2020; lavoratori subordinati, intermittenti, a tempo determinato, somministrati o a tempo parziale, inclusi i lavoratori domestici; collaboratori coordinati continuativi di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile; i tirocinanti il cui tirocinio extracurriculare sia stato interrotto; gli studenti universitari residenti in Valle d’Aosta e frequentanti atenei valdostani o situati al di fuori della Regione, titolari di regolare contratto di locazione o domiciliati presso strutture collettive pubbliche o private.

Fonte: Ufficio stampa Consiglio regionale della Valle d’Aosta

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Massimo Occhiena è il nuovo presidente della Commissione paritetica: «alto profilo, ma noi avevamo indicato Barbara Randazzo» lamenta Erik Lavevaz

Massimo Occhiena, 53 anni, originario di Torino, avvocato cassazionista e professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Sassari, è stato eletto, nella prima riunione del nuovo organismo, come presidente della Commissione paritetica Stato – Valle d’Aosta, che definisce le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta.

X