Il presidente Testolin emette, un’ora prima, un’ordinanza che isola Pontey: “necessario ridurre ogni opportunità di socializzazione”

Scritto da aostapresse

22 Marzo 2020 - 23:00
I segnali di divieto di accesso a Pontey

Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha firmato, nella serata di domenica 22 marzo, una nuova ordinanza volta a rafforzare le misure di contenimento e di gestione dell’emergenza epidemiologica “necessaria soprattutto per tutelare una delle aree dove il virus ha fatto registrare un’incidenza maggiore – si legge in una nota della Presidenza della Regione, diffusa alle ore 22.45 di domenica 22 marzo – in particolare relativamente alla popolazione anziana, residente nella struttura adibita a microcomunità per anziani. Il provvedimento fa riferimento al territorio del Comune di Pontey (dove si era verificato il primo caso valdostano di positività al “coronavirus”, n.d.r.) e sarà valido a partire dalla mezzanotte di lunedì 23 marzo”, quindi un’ora ed un quarto dopo la sua firma.

“L’ordinanza del Presidente della Regione, che rafforza indicazioni già poste dal nuovo decreto a firma dei Ministri Luciana Lamorgese (Ministro dell’Interno) e Roberto Speranza (Ministro della salute) – si legge – che hanno evidenziato come gli spostamenti siano incompatibili con gli obiettivi di contenimento della diffusione del virus, pone il divieto di allontanamento dall’area del Comune di Pontey da parte di tutti gli individui presenti sul territorio. Il provvedimento stabilisce quindi il divieto di accesso all’area interessata, consentendo il rientro al domicilio o alla residenza per chi al momento dell’entrata in vigore dell’ordinanza si trovi fuori dal territorio comunale. L’accesso all’area è consentito attraverso un unico varco, pedonale e automobilistico, oltrepassato il ponte con accesso dalla statale 26, che sarà appositamente presidiato dalle Forze dell’ordine”.

“Sul territorio comunale di Pontey – continua la nota – è stata inoltre predisposta la sospensione delle attività degli uffici pubblici, mentre viene garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Allo stesso modo vengono sospese tutte le attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, che hanno il loro impiego nell’area interessata ma anche per coloro che svolgono la propria professione fuori dal Comune. Vengono altresì sospese tutte le attività imprenditoriali, produttive e commerciali presenti sul territorio, ad esclusione dei presidi sociosanitari esistenti, che osserveranno in ogni caso le misure già adottate per il contenimento del virus, e delle attività veterinarie, così come quelle che possono essere svolte domiciliarmente, ovvero in modalità a distanza. Il personale impiegato nei servizi che proseguono la loro attività, con riferimento ai divieti di spostamento, potrà essere esentato, previa autorizzazione del sindaco”.

“E’ stata inoltre posta la soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici – viene ancora spiegato – così come la sospensione dei servizi di trasporto di merci e persone, con l’esclusione del trasporto di prima necessità e deperibili. Si evidenzia che saranno comunque garantiti il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e in particolar modo il servizio di consegna a domicilio di farmaci e la fornitura e la consegna dei beni di prima necessità, quali alimenti e farmaci, che avverrà esclusivamente dalle aziende autorizzate dal sindaco o nell’ambito del Centro operativo comunale, mediante la funzione di supporto alla popolazione in capo alla Croce Rossa italiana”.

La popolazione scoprirà ufficialmente di essere stata confinata solo “nel tardo pomeriggio di lunedì 23 marzo” dato che, come annuncia la Presidenza della Regione “sarà il Comune a comunicare, attraverso una nota che verrà recapitata a tutte le famiglie, le indicazioni e le informazioni in merito al servizio di consegna e di fornitura di generi alimentari, così come all’utilizzo degli appositi servizi. Il sindaco invita quindi tutta la popolazione a non chiamare gli uffici comunali, le cui linee telefoniche sono dedicate alla gestione dell’emergenza, ma ad aspettare l’apposita comunicazione. Sono inoltre stabilite la chiusura al pubblico dei luoghi di culto e del cimitero comunale. Saranno però comunque garantiti i servizi funebri di trasporto e la tumulazione dei defunti, come la conservazione delle ceneri”.

“Il presidente della Regione, d’intesa con le autorità competenti – precisa ulteriormente la nota – potrà garantire specifiche misure per il proseguimento delle attività connesse all’allevamento degli animali e alla produzione di beni alimentari e di tutte le attività legate al ciclo biologico di animali e piante. Il presidente della regione, sentiti il sindaco, il direttore della Struttura complessa di igiene della sanità pubblica dell’Azienda Usl e il soggetto attuatore dell’emergenza “covid-19″ potrà disporre deroghe ai divieti, a seguito di motivate esigenze di carattere sanitario o di particolare e documentata necessità”.

La nota della Regione precisa ancora che “le misure previste dall’ordinanza non si applicano al personale sanitario o equiparato, agli operatori di Protezione civile, al personale e ai volontari della Croce Rossa italiana e del volontariato organizzato della Protezione civile, al sindaco, al personale delle Forze di polizia, del Corpo forestale della Valle d’Aosta, della Polizia locale, del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco e delle Forze armate”.

“Considerato l’evolversi della situazione epidemiologica e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia da “covid-19” a seguito del continuo incremento dei casi sull’intero territorio regionale, con un coinvolgimento della totalità dei Comuni valdostani, fra i quali in modo particolare il Comune di Pontey – si legge quindi nelle premesse dell’ordinanza – preso atto della nota dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali, Dipartimento sanità e salute del 19 marzo 2020, con la quale è stata rappresentata la forte criticità segnalata dal direttore della Struttura complessa di igiene e sanità pubblica dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, dottoressa Marina Giulia Verardo, relativamente a detto Comune, che vede coinvolti a tale data complessivamente 22 casi positivi da “covid-19″, con l’attesa dell’esito relativo ad ulteriori 10 tamponi; atteso che con la suddetta nota si precisa che, in tale emergenza sanitaria, è stata coinvolta la microcomunità per anziani, dove 14 ospiti ed un operatore socio sanitario sono risultati positivi e presso la quale si è registrato un decesso, ed il Gruppo appartamento utenti psichiatrici, dove un utente è risultato positivo; atteso, altresì, che il Comune di Pontey risulta il primo Comune del territorio regionale in cui, a partire dal 4 marzo 2020, si sono verificati casi positivi, nonché un decesso presso la microcomunità per anziani; considerato il potenziale rischio di ulteriore diffusione nell’ambito del territorio comunale e della possibile diffusione alle aree limitrofe, già in parte coinvolte e ritenuto che, a fronte di quanto sopra evidenziato dall’autorità sanitaria, risulta necessario adottare misure aggiuntive a quelle già definite a livello nazionale e regionale per il Comune di Pontey, al fine di ridurre, all’interno del territorio comunale di Pontey, ogni opportunità di socializzazione, contenere il più possibile la mobilità delle persone ivi residenti e limitare al massimo la circolazione delle persone in entrata ed in uscita dal territorio comunale”.

L’ordinanza è stata emessa viste “le condizioni di eccezionalità ed urgente necessità di tutela della sanità pubblica” e dopo aver “udito il sindaco di Pontey”, “previo parere favorevole dell’Unità di crisi” e “su proposta del Soggetto attuatore”, il capo della Protezione civile della Valle d’Aosta, Pio Porretta.
“Salvo che il fatto non costituisca più grave reato – si legge ancora nell’ordinanza – il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui alla presente ordinanza è punito ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale” vale a dire “l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” che prevede, per “chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o d’igiene” una pena “se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206  euro”.

Nella mattinata di lunedì 23 marzo il sindaco di Pontey, Rudy Tillier ha diffuso una nota in cui “invita la popolazione a pazientare qualche ora in attesa di far recapitare a tutte le famiglie nel pomeriggio una apposita comunicazione in particolare riferita alla gestione dei generi alimentari e dei farmaci”.
“Si invita dunque la popolazione a non intasare le linee telefoniche e il cellulare in particolar modo del sindaco per almeno qualche ora e anche le mail per lo stesso motivo – scrive ancora Tillier – tutti siamo qui in Comune al lavoro per fare in modo di gestire e superare questo momento particolarmente difficile che ci deve vedere tutti uniti. Grazie per la collaborazione e la comprensione”.

Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta, Ordinanza n.117 del 22 marzo 2020 del presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Codice penale e Comune di Pontey

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