Il Soccorso alpino valdostano ricorda la necessità di un equipaggiamento adeguato dopo aver sorpreso sul Breithorn un escursionista in pantaloncini

Scritto da aostapresse

30 Luglio 2021 - 10:10
Il recupero dell'alpinista caduto in primavera in un crepaccio sul Breithorn

Il Soccorso alpino valdostano ricorda le elementari regole di sicurezza per escursioni alpinistiche, dopo aver sorpreso, sulla via normale del Breithorn, a 4.000 metri, nella catena montuosa del Monte Rosa, un escursionista male equipaggiato, senza abbigliamento tecnico adeguato, né di scarponi, ramponi, casco e corda, che procede da solo, in una zona ad alto rischio di presenza di crepacci.

L'alpinista inadeguato sul Breithorn

L’alpinista inadeguato sul Breithorn

«È evidente che tale condotta sia molto pericolosa – spiega il direttore del Soccorso alpino valdostano, Paolo Comune – perché in caso di caduta in crepaccio questa persona ha pochissime possibilità di sopravvivenza. Oltre alle conseguenze dovute alla caduta e allo sfregamento contro il ghiaccio, la permanenza nel crepaccio, con tale equipaggiamento, non consente la necessaria protezione dal freddo e l’ipotermia severa, che può verificarsi in tempi molto brevi, può portare alla morte. Purtroppo, nonostante i numerosi appelli alla prudenza, questi comportamenti sono molto frequenti. Per questo motivo torniamo a ribadire l’assoluta necessità di muoversi, in montagna, con attrezzatura e abbigliamento adeguati, con le opportune conoscenze del territorio e con la massima prudenza».

Proprio sul Breithorn, la scorsa primavera, in una zona poco distante dal luogo in cui è stato sorpreso l’escursionista inadeguato, era stato recuperato un alpinista che era finito ad una profondità di circa venti metri, semi-sepolto dalla neve che formava il “ponte” che ha ceduto facendolo cadere nel crepaccio: l’uomo era stato tratto in salvo in buone condizioni fisiche ed era equipaggiato in maniera adeguata.

Fonte: Ufficio stampa Soccorso alpino valdostano

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