Il Viminale chiarisce: «è possibile uscire con i figli minori solo in prossimità dell’abitazione e per situazioni di necessità»

Scritto da aostapresse

31 Marzo 2020 - 21:40
Giri in bicicletta ad Aosta a fine marzo

«Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del “coronavirus” non cambiano. Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute”.

Lo scrive, in una circolare di chiarimenti di “alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale”, inviata ai prefetti, ai commissari di governo delle Province autonome di Trento e Bolzano ed al presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, martedì 31 marzo, il Capo di Gabinetto del Ministero degli Interni, Matteo Piantedosi che ribadisce: «è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione di spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute».

«Per quanto riguarda l’attività motoria – aggiunge – è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto e che continua ad essere vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. La medesima circolare ha ricordato infine che in ogni caso tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all’obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza. Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse».

In una versione precedente della circolare, poi cancellata, il Capo di Gabinetto aveva rammentato «che resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici» evidenziando «che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione di cui all’articolo 1 del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo scorso tiene distinti le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima, come già detto, il camminare in prossimità della propria abitazione».

«Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione – aveva scritto Piantedosi – giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o salute».

“Oggi abbiamo condiviso con il Ministro della Salute Roberto Speranza l’opportunità di riservare particolare attenzione all’attività motoria in sicurezza dei bambini alla luce della proroga delle misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus in Italia”.

Precedentemente, in una nota congiunta di Elena Bonetti, ministro per le pari opportunità e la famiglia, di Sandra Zampa, sottosegretaria alla salute con delega alla medicina per l’infanzia e l’adolescenza e di Alberto Villani, presidente della “Società italiana di pediatria, è stato evidenziato che “fondamentale si è rivelato il rispetto delle misure restrittive e, soprattutto, del distanziamento sociale. Se oggi le nostre bambine e i nostri bambini stanno bene è proprio grazie alle misure di contenimento stabilite dal Governo”.

“Alla luce delle tante sollecitazioni che numerose associazioni che tutelano l’infanzia e l’adolescenza hanno rivolto in questi giorni difficili e che sono state recepite dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza – si legge ancora – abbiamo condiviso con il ministro Roberto Speranza l’opportunità di consentire a tutti i soggetti in età evolutiva, ossia i minorenni con un età compresa nella fascia d’età 0-18 anni, di poter svolgere attività motorie e ludiche all’aria aperta, ma sempre accompagnati da un familiare, nel rispetto del distanziamento sociale, con un rapporto adulto/minore di 1:1, a meno che non si tratti di fratelli o minori conviventi nella stessa abitazione. In questo caso il rapporto adulto/minore potrà essere 1:n (n = numero fratelli o conviventi)”.

“Siamo consapevoli, e vogliamo che lo siano anche i genitori e tutti coloro che hanno a cuore la salute dei più piccoli e dei più giovani – aggiungono la Bonetti, la Zampa e Villani – che le misure di restrizione adottate fino ad oggi hanno sì tolto una parte di libertà a bambini e adolescenti ma ne hanno tutelato la salute. Solo continuando a rispettare le regole potranno tornare presto a scuola, a giocare e a fare attività insieme. Dobbiamo adesso proporre regole che li accompagnino gradualmente a questo momento, tutelando i loro diritti fondamentali insieme alla salute loro e della collettività. E di questo, siamo certi, un domani le giovani generazioni, quelle sulle quali poggia il futuro del nostro Paese, ci daranno riconoscimento”.

La circolare di precisazioni di Ministero dell’Interno

Fonti: Ufficio stampa e comunicazione Ministero dell’Interno e Ministero della Salute

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