In una nota diffusa nel pomeriggio di domenica 29 marzo, la Presidenza della Regione ricorda che, “ai sensi dell’articolo 1, lettera f), del Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020” (che recita “è sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico-chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari. Resta altresì consentita ogni attività comunque funzionale a fronteggiare l’emergenza, n.d.r.), “è consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di prodotti agricoli e alimentari. Allo stesso modo nell’allegato 1 del decreto, così come confermato nell’allegato 1 al successivo DPCM del 25 marzo 2020, fra le attività ammesse sono previste le coltivazioni agricole e la produzione di prodotti animali”.
“Ciò deve, però, essere inquadrato nell’ambito della filiera della coltivazione e della produzione agricola – prosegue la nota – prettamente alimentare, di carattere imprenditoriale, per cui è da ritenere ammessa, oltre che la produzione, la commercializzazione presso le rivendite autorizzate o presso il domicilio di prodotti (quali trapianti, barbatelle, piante da frutto, semenze, fertilizzanti, eccetera) solamente in favore di imprese agricole, con consegna ai titolari, familiari, coadiuvanti e dipendenti, nel puntuale rispetto delle norme sanitarie volte al contenimento della propagazione del contagio”.
“Non è invece ammessa la vendita di tali prodotti agricoli a soggetti che non traggono dall’attività agricola reddito – precisa quindi la Presidenza della Regione – ma svolgono tale attività per autoconsumo che, come già precisato da una precedente nota del “soggetto attuatore” dell’emergenza “covid-19″ (il capo della Protezione civile, Pio Porretta, n.d.r.), devono osservare le disposizioni generali per tutta la popolazione e restare a casa e non svolgere le attività agricole all’aperto, fatte salve quelle attività, quali i trattamenti fitosanitari, che, su indicazione delle autorità competenti, sono resi obbligatori per prevenire problematiche di ordine generale”.
Dopo circa tre ore arriva la precisazione della precisazione “a integrazione di quanto comunicato sulle attività agricole ammesse in questo periodo di contenimento degli spostamenti – si legge in una successiva nota – la Presidenza della Regione specifica che è consentita la coltivazione degli orti situati nei pressi delle abitazioni, con rifornimento dei prodotti agricoli con consegna a domicilio, da parte dei soggetti autorizzati”.
Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta