E’ di oltre 103mila euro la spesa complessiva, da parte della Struttura promozione e progetti europei per lo sviluppo del settore turistico dell’Assessorato regionale al turismo, sport, commercio agricoltura e beni culturali, retto ad interim dal presidente della Regione, Renzo Testolin, per l’affidamento di “servizi pubblicitari consistenti nella messa in onda di spot televisivi alla società Rai pubblicità”, con procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.
Remo Chuc, dirigente della Struttura, richiamando la delibera numero 1.658 del 29 novembre 2019 della Giunta regionale che dispone “l’attività di comunicazione in Italia e all’estero, a sostegno dell’immagine e dell’offerta turistica estiva della Regione” dove “si approvavano azioni di comunicazione finalizzate a promuovere l’immagine e l’offerta turistica della Valle d’Aosta in Italia e all’estero ricorrendo a diversi mezzi tra cui periodici cartacei, siti web e social network, emittenti
radio e televisioni”, per le quali è stata prevista una spesa complessiva di 600mila euro, evidenzia “il difficile momento che stiamo attraversando legato all’emergenza sanitaria “covid-19″ e la conseguente necessità di sostenere la stagione turistica estiva, seppur con diverse incognite legate alle incertezze dovute ai limiti imposti per gli spostamenti tra regioni e per il distanziamento sociale” e considera quindi “strategica un’azione di comunicazione finalizzata unicamente a rafforzare il brand Valle d’Aosta, senza specifici messaggi pubblicitari, presso il grande pubblico attraverso la veicolazione di uno spot sulle maggiori reti televisive generaliste nazionali con elevati dati di ascolto che, permetta, pertanto di raggiungere un notevole numero di spettatori, toccando un target ampio e trasversale”.
Il dirigente regionale richiama, senza però citare dati precisi, “i dati di ascolto diffusi da Auditel che evidenziano come la “Rai Radio Televisione Italiana” sia al primo posto tra le reti generaliste rivolgendosi, con il suo vasto e vario palinsesto, ad un target di spettatori molto esteso dal profilo culturale medio alto” e quindi ha disposto “l’affidamento a procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, di servizi pubblicitari consistenti nella messa in onda di spot televisivi alla società Rai Pubblicità per una spesa massima presunta di 85.000 euro al netto dell’IVA”, quindi, per una spesa complessiva di 103.730 euro.
Successivamente, ricordato che “per la messa in onda degli spot televisivi in questione la società “Rai Pubblicità SpA” è concessionaria esclusiva degli spazi pubblicitari sulle reti “Rai” e che non è quindi possibile rivolgersi ad altro operatore economico” viene evidenziato che “il preventivo di spesa pari a euro 85.000 al netto dell’IVA per la diffusione di spot televisivi da 15” nel periodo 24 – 30 maggio (sette giorni, da domenica a sabato, n.d.r.) sulle reti “Rai” per un totale di 85 passaggi (12 per sei giorni e 13 il settimo)” prevede “una copertura nelle varie fasce della giornata, avendo particolare attenzione alla prima serata e in prossimità di rubriche televisive di maggiore impatto e successo”.
Gli “uffici competenti” hanno quindi ritenuto “congrua la quotazione economica offerta in quanto in linea con gli attuali prezzi di mercato per analoghi servizi richiesti”, senza però specificare alcun metro di paragone, ed hanno quindi affidato “con procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, il servizio di diffusione di spot televisivi come dettagliato alla società concessionaria “Rai Pubblicità SpA” per una spesa complessiva, a carico dell’amministrazione regionale, di euro 103.700 Iva inclusa” che arrivano dal piano dei conti del Bilancio regionale per “organizzazione eventi, pubblicità e servizi per trasferta”.
Fonte: provvedimenti dirigenziali n.2209 del 14/05/2020 e n.2337 del 20/05/2020 della Regione autonoma Valle d’Aosta