Il Consiglio di amministrazione del Celva è venuto a conoscenza dagli organi d’informazione della preoccupazione del “Gruppo Sardine della Valle d’Aosta”, esternate tramite il portavoce Mathieu Stevenin, in merito ai gravissimi attacchi personali ai quali è soggetta, pressoché quotidianamente, la senatrice Liliana Segre, già deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. In particolare, l’appello a tutti i Consigli comunali della Valle d’Aosta, affinché inseriscano all’ordine del giorno il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre, così come deliberato da altre amministrazioni, tra cui il Comune di Aosta, è ritenuto di particolare interesse.
Dice Franco Manes, presidente del Celva: «I sindaci valdostani valuteranno sicuramente questo invito, a maggior ragione perché i nostri enti locali sono da sempre in prima linea nel condannare qualsiasi azione che inciti all’odio, alla xenofobia o alla violenza di genere, rafforzando la nostra posizione attraverso dei gesti di chiaro significato. Lo scorso dicembre una delegazione dei nostri sindaci, in rappresentanza di tutti i Consigli comunali, ha preso parte a Milano alla simbolica “scorta civile” alla senatrice Segre».
«Inoltre – prosegue Manes – abbiamo condannato gli insulti antisemiti negli stadi che infangavano la memoria di Anna Frank, donando a tutte le biblioteche delle scuole di secondo grado una copia del “Diario”. Non avrebbe altrimenti senso partecipare con la fascia tricolore alle celebrazioni della nascita della Repubblica italiana, della Liberazione dal nazifascismo, del nostro Statuto e dell’Autonomia, se non avessimo la consapevolezza che quello che siamo oggi lo dobbiamo ai sacrifici immani di intere generazioni passate».
Proprio «la memoria della Shoah e delle persecuzioni razziali, oltre che del rifiuto di tutte le guerre – prosegue il presidente del Celva – è celebrata ogni anno da tanti Consigli comunali con iniziative nelle scuole e sui territori, anche valorizzando dei luoghi della memoria, che diventano così scrigni della nostra storia e dei tanti sacrifici sostenuti».
Alla luce di queste considerazioni, conclude Franco Manes, «assieme ai colleghi del Consiglio di amministrazione sono disponibile a incontrare una delegazione del “Gruppo Sardine Valle d’Aosta”, per arricchire il confronto sul tema dei diritti e dei percorsi capaci di contrastare tutti i fenomeni razzisti dal punto di vista normativo, politico, sociale e culturale».
Fonte: Ufficio stampa Cpel-Celva