Libera ha organizzato il numero verde 800.58.27.27 per denunciare episodi di mafia e corruzione, «gli altri virus che da anni infestano il nostro Paese»

Scritto da aostapresse

6 Aprile 2020 - 16:10
Una bandiera di 'Libera'

L’associazione Libera ha organizzato “un servizio per denunciare gli altri virus che da anni infestano il nostro Paese: le mafie e la corruzione – si legge in una nota – Si chiama “Linea Libera”, un numero verde 800.58.27.27, riservato e che si rivolge a chi assiste a episodi opachi, condotte corruttive o di stampo mafioso e intenda segnalarli: clientelismo e cattiva amministrazione, usura, tangenti, infiltrazioni criminali. “Linea Libera” è un luogo di ascolto, incontro e accompagnamento che vuole mettere potenziali segnalanti e denuncianti in grado di districarsi nel complesso nel quadro normativo e burocratico, per poter poi proseguire in autonomia un proprio percorso verso i canali istituzionali. Il numero verde 800.58.27.27 è operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 19″.

“Un servizio per andare incontro a chi vuole dire «no» a corruzione e mafie – continua la nota – ma spesso si trova solo nella sua scelta e isolato dal contesto in cui vive o lavora. Soprattutto in questi momenti, si rischia la solitudine nel segnalare episodi opachi, infiltrazione di clan o far emergere il malaffare a cui si assiste e spesso non si sa neanche come farlo e a chi rivolgersi. O non si trovano appigli per farsi forza e venire fuori da una realtà familiare mafiosa. Oppure si viene strozzati da estorsioni e usura e non si riesce a trovare una via di uscita. Con “Linea Libera” si vuole colmare questo vuoto: essere di sostegno a chi fa queste scelte, non solo accompagnandolo nel percorso verso la segnalazione/denuncia, ma anche fornendo un supporto nelle fasi successive, che rischiano di
isolare e rendere vulnerabili le persone”.

«Un numero telefonico – commenta Enza Rando, vicepresidente di Libera – a disposizione per chi vuole segnalare fatti corruttivi, di usura ed estorsione; chi vuole segnalare condotte di origine mafiosa; ai potenziali whistleblower che hanno assistito a opacità sul luogo di lavoro. Sono tanti i segnali che arrivano dai territori: mai come in questo frangente storico, nonostante il grande impegno di magistratura e forze di polizia, le mafie sono forti e potenti.  E’ riconosciuta la capacità della criminalità organizzata di approfittare della crisi sociale e economica: il welfare criminale si adatta sempre alle circostanze investendo le proprie risorse per ottenere consenso, per controllare il territorio. E per passare all’incasso, quando l’incubo “coronavirus” sarà messo alle porte».

 

Fonte: Libera Valle d’Aosta

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