L’Istituto zooprofilattico si occuperà dei test sui tamponi per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: previsti 1.800 campioni alla settimana

Scritto da aostapresse

2 Aprile 2020 - 16:10
Lo staff dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta

Nella giornata di giovedì 2 aprile è stato allestito ed è operativo il laboratorio analisi dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta che aiuterà a fronteggiare l’emergenza “coronavirus”.
Lo annuncia lo stesso Istituto evidenziando che “la struttura rappresenterà un importante riferimento per le Aziende sanitarie locali delle tre Regioni di competenza. E’ stato, infatti, attivato un gruppo di 28 tra biologi, biotecnologi e tecnici di laboratorio dedicato esclusivamente ai test sui tamponi per “covid-19″. Il laboratorio, diretto dalla dottoressa Maria Goria, è stato predisposto a tempo di record e sarà in grado di processare, a pieno regime, 1.800 campioni a settimana. Grazie alle disponibilità di attrezzature all’avanguardia, sarà possibile ottenere i risultati di analisi entro 24 ore. I referti saranno inviati in tempo reale al reparto che ha in carico il paziente ed ai tecnici delle Regioni: un vantaggio fondamentale per le tempistiche e per le modalità di cura dei malati”.

Dall’Istituto zooprofilattico sottolineano anche che “in questo periodo di particolare emergenza per il nostro Paese, i tecnici sanitari dell’Istituto dedicati all’attività analitica per “covid-19″ abbiano aderito volontariamente alla chiamata del direttore generale Angelo Ferrari, al fine di contribuire fattivamente alla salute di tutti i cittadini”.

La Regione Valle d’Aosta ha quindi informato che, con l’Istituto, “è entrata nella piena operatività la collaborazione, siglata nei giorni scorsi attraverso un accordo” che prevede anche “il coinvolgimento del direttore della sezione della Valle d’Aosta, Riccardo Orusa” e quindi, nella giornata di mercoledì 1° aprile sono stati “ricevuti i primi cinquanta campioni fatti su pazienti valdostani, che nella giornata di giovedì 2 aprile avranno il referto”.

L’Istituto zooprofilattico sperimentale aveva pubblicato una riflessione sulla “situazione epidemica attuale, senza precedenti nel mondo moderno e contemporaneo” che “ci pone parecchi interrogativi anche sul ruolo degli animali, siano essi da reddito, da compagnia o selvatici, nella trasmissione del “sars-cov 2”, il virus responsabile dell’infezione denominata “covid-19″. È un virus nuovo e, quindi, poco conosciuto. Sappiamo che ha una forte propensione a mutare e adattarsi, che, molto probabilmente, il pipistrello ha fatto da serbatoio e a partire da questa specie si è poi adattato all’uomo”.

“Gli animali albergano molti “coronavirus” che hanno un diverso grado di aggressività – hanno spiegato dall’Istituto – ce ne sono alcuni letali e altri decisamente più benigni che causano patologie passeggere. Non ci sono, ad oggi, evidenze certe che gli animali domestici possano albergare, veicolare e trasmettere il virus all’uomo, né che l’uomo sia in grado di trasmetterlo a loro. Ma questi virus hanno dimostrato una enorme capacità di adattamento, quindi non è da escludere a priori che possano adattarsi a qualche altra specie animale. L’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ha in programma l’avvio un piano di monitoraggio che comporterà l’esecuzione di test nei cani al fine di ottenere dati utili ad una valutazione della effettiva circolazione del virus in questa specie ed eventualmente registrare le affinità o le differenze con quello responsabile dell’attuale pandemia”.

“Sotto un altro profilo una interessante iniziativa – si legge ancora – volta a salvaguardare il benessere degli animali da compagnia, è quella proposta dalla Regione Liguria, che ha incaricato i servizi veterinari delle Asl di occuparsi sia dei cani che sono rimasti soli, con il proprietario ricoverato in terapia intensiva, per esempio, sia di quelli che non possono essere portati a spasso perché i proprietari sono in quarantena. I servizi veterinari delle Asl, inoltre, interverranno in caso di morte dei nostri amici a quattro zampe, affinché le relative spoglie siano smaltite in sicurezza”.

Fonte: Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta

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