“Lo scioglimento del Comune di Saint-Pierre decreta di fatto la fine della percezione della regione Valle d’Aosta come un’isola felice”. Lo dichiara, in una nota, il coordinamento regionale di “Libera Valle d’Aosta”.
“Quando un’Amministrazione comunale viene sciolta – aggiunge l’associazione, guidata a Donatella Corti – significa che le scelte di governo del territorio non sono state libere, democratiche e dove i cittadini onesti sono stati le prime vittime di un sistema illegale e colluso. Davanti a questa violazione della democrazia esprimiamo la nostra preoccupazione e riteniamo fondamentale proseguire nella costruzione di un percorso partecipativo, di rete reale tra cittadini e associazioni consci che soltanto rafforzando i legami di una comunità si possano occupare gli “spazi vuoti” in cui si annidano e proliferano mafie e corruzione”.
“Le mafie vanno dove si possono fare affari, nessuna regione è esente, nessuno deve stupirsene – conclude “Libera Valle d’Aosta” – ma questa terra, i cittadini valdostani, gli abitanti del comune di Saint-Pierre, hanno sempre avuto gli anticorpi per reagire. Ma gli anticorpi da soli non bastano se manca una politica che abbia davvero a cuore il bene comune, una politica che per essere sana e migliore ha bisogno della responsabilità e dell’impegno di ciascuno di noi”.
Fonte: Libera Valle d’Aosta