«L’assessore alla sanità Mauro Baccega, il presidente dell’Unité des Communes Grand-Combin Joël Créton, i vari medici dell’ospedale, con appelli pubblici, hanno sollecitano lo spostamento della Residenza sanitaria assistita – Unità di assistenza primaria dal “J.B Festaz” alla microcomunità di Variney senza avere uno straccio di analisi tecnica puntuale né un dato economico concreto per spiegare vantaggi e svantaggi di tale decisione».
A sostenerlo è il consigliere del gruppo “Vdalibra” Roberto Cognetta che sulla tematica ha fatto due richieste di accesso agli atti alle strutture competenti: la prima riguardante il sopralluogo da parte dell’Azienda Usl ai locali della Casa di riposo “Festaz”; la seconda per richiedere i dati economici 2015-2019 della microcomunità di Variney.
«Oggi – riferisce il consigliere Cognetta – ho ricevuto le risposte. Risposte totalmente inconcludenti e inutili. Infatti, sul famoso sopralluogo fatto a dicembre al “J.B. Festaz”, di cui, insieme al collega Claudio Restano, ho chiesto di ricevere il verbale, l’Assessorato della sanità mi risponde che non è stato prodotto alcun verbale né altra documentazione. In merito alla mia richiesta di avere i dati relativi al disavanzo della gestione per gli anni dal 2015 al 2019 della micro di Variney, che solo per il 2019 si attesta a più di 500mila euro, sempre gli uffici dell’Assessorato mi fanno sapere che non dispongono dei dati suddivisi per categoria (costo dipendenti, riscaldamento, mensa, illuminazione, ecc.) e che quindi li hanno richiesti all’Unité des Communes del Grand-Combin. L’Unité mi risponde che presto mi risponderà».
«Sulla base di quali dati, quindi, hanno proposto il trasferimento della Rsa-Uap? – si chiede Cognetta – Sono stato tacciato di essere uno capace solo di strillare ma non di fare proposte: di fronte a questa manifesta irresponsabilità non viene voglia di urlare tutta la propria rabbia? Questa è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di governare di questa classe politica nata e cresciuta a suon di marchette e voto di scambio».
Fonte: Ufficio stampa Consiglio regionale della Valle d’Aosta