Non è solo la “A5” l’autostrada in assoluto più cara d’Italia, ma il percorso tra Aosta e Milano è il più costoso a livello nazionale

Scritto da gae

15 Marzo 2013 - 11:00
Il casello di uscita ad Aosta dell'autostrada A5

È stata definita più volte «l’autostrada più cara d’Italia» ma la “A5 Torino – Aosta”, secondo i calcoli di Laura Confalonieri ed Emilio Deleidi, giornalisti di “Quattroruote”, il periodico più autorevole in materia di automobili e trasporti, toglie, nel numero di marzo 2013, il poco invidiabile “titolo” all’autostrada valdostana, calcolando il costo per chilometro tramite in rapporto tra pedaggio e lunghezza.
“L’autostrada più cara d’Italia” risulta quindi essere la “A32 Torino – Bardonecchia”, per molti versi simile alla “A5”, formata sopratutto da viadotti e gallerie, gestita dalla società “Sitaf”, che chiede dieci euro e 60 centesimi per 73,1 chilometri, 145 centesimi al chilometro. Al secondo posto si piazza la “A5”, con 22 euro e venti centesimi di pedaggio disposti da “Sav” ed “Ativa”, per un tragitto di 163 chilometri ed un costo chilometrico di 136 centesimi, seguita dalla “A15 Parma – La Spezia” che costa, sulla base delle tariffe della concessionaria “Autocamionale della Cisa”, 13 euro e 70 centesimi per 121 chilometri, con un pedaggio chilometrico di 113 centesimi.

Nella “top ten” ci sono poi, nell’ordine, la “A10 Genova – Ventimiglia” (108 centesimi al chilometro), la “A12 Genova – Roma” (102 centesimi al chilometro), la “A33 Asti – Cuneo”, ancora in fase di costruzione (101 centesimi al chilometro), la “A25 Torano – Pescara”, prima autostrada non del Nord Italia (91,5 centesimi al chilometro), la “A24 Roma – Teramo” (91 centesimi al chilometro), la “A27 Venezia – Belluno” (89 centesimi al chilometro) e la “A9 Lainate – Como – Chiasso” (81 centesimi al chilometro).
Quelle più economiche sono tutte al sud: la prima, la “A3 Napoli – Salerno”, costa 38 centesimi al chilometro, la seconda, la “A18 Messina – Catania” costa 46 centesimi al chilometro e la terza, la “A20 Messina – Palermo”, costa 57 centesimi al chilometro.

Se si considerano anche le tangenziali, che sono però gratuite per chi utilizza le uscite intermedie, senza quindi percorrerle tutte, la “A5” scende al terzo posto, in quanto la “A52 Tangenziale nord di Milano” chiede un euro ed 80 centesimi per i suoi tredici chilometri, vale a dire 138 centesimi al chilometro.
Il viaggio più caro in assoluto è però quello che collega Aosta ovest con Milano Ghisolfa, in cui viene chiesto, per 172 chilometri un pedaggio di 28 euro pari a 126 centesimi al chilometro, seguito poi dalla tratta tra Torino e Milano e quella tra Torino e Piacenza.

Nota: Il post in questione non è stato originariamente pubblicato da aostapresse, ma è stato recuperato, in accordo con l’autore, per permetterne nuovamente la fruizione.

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