Nuovo raduno a Valtournenche per la Nazionale di nuoto: Stefano Rubaudo porta in Valle d’Aosta un secondo gruppo di atleti per le Olimpiadi

Scritto da aostapresse

13 Aprile 2021 - 18:30
Gregorio Paltrinieri con i tecnici a Valtournenche

La Nazionale italiana di nuoto è tornata in allenamento a Valtournenche dopo il primo raduno che si era tenuto dal 10 febbraio al 6 marzo. Un secondo gruppo del fondo, diverso dal precedente, ha scelto il centro sportivo e la piscina gestiti dal “Club des Sports” per preparare i prossimi appuntamenti agonistici.

Fino a domenica 18 aprile si alleneranno la vice campionessa olimpica Rachele Bruni (Aurelia Nuoto), Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), Pasquale Sanzullo (Carabinieri/CC Aniene), Isabella Sinisi e Veronica Santoni (CC Aniene), Simone Ruffini e Alessio Occhipinti (Fiamme Oro/CC Aniene).
Con loro il coordinatore tecnico Stefano Rubaudo, il tecnico federale Emanuele Sacchi, il preparatore atletico Alessandro Avallone e le fisioterapiste Valentina Sacchi e Valeria Sarachetti. Gli azzurri preparano Campionati italiani assoluti, World series e Campionati europei di Budapest, in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo.

Durante il primo raduno erano invece presenti il campione olimpico dei 1.500 metri stile libero Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro/Coopernuoto), Domenico Acerenza (Fiamme Oro/CC Napoli), Dario Verani (Esercito/Livorno Aquatics), Arianna Bridi (Esercito/Trento Nuoto) e Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros), sempre seguiti da Rubaudo: «siamo felici che la Nazionale abbia scelto ancora una volta la Valle d’Aosta e le nostre strutture – aveva commentato Henri Barmasse del “Club des Sports” – ho la fortuna di aver nuotato ad alto livello con il dirigente azzurro Stefano Rubaudo: nel tempo abbiamo instaurato un ottimo rapporto fino a questa collaborazione che ormai va avanti da anni»..

«Sono contento di come sta andando il percorso intrapreso con il nuovo allenatore, l’unico problema è la carenza di gare perché riesci a confrontarti con gli altri – aveva evidenziato Gregorio Paltrinieri, campione olimpico nei 1.500 metri stile libero – avremo qualche test prima delle Olimpiadi e dovrò sfruttare ogni occasione anche per preparami psicologicamente. Non è stato facile rimanere lontano dalle competizioni, io non ho mai gareggiato tantissimo, soprattutto rispetto ai velocisti, però sicuramente una stagione con così poca possibilità di incontrare altri nuotatori si fa sentire. Ho sempre fatto allenamenti in altura in giro per l’Italia, ma qui a Valtournenche sono stato bene, con la piscina chiusa al pubblico abbiamo avuto orari flessibili e siamo stati davvero coccolati. Ottimista per i Giochi Olimpici? Io credo di sì, ci saranno tante restrizioni, magari quarantena obbligatoria e assenza di pubblico ma io sono disposto a tutto, voglio semplicemente gareggiare. Ogni decisione presa l’accetteremo, l’importante sarà gareggiare perché ci siamo allenati molto. Io sono fiducioso».

«Ai Mondiali del 2019 ho preso una bella bastonata con la mancata qualificazione ai Giochi Olimpici – aveva aggiunto Arianna Bridi, due bronzi iridati ai Campionati mondiali di nuoto 2017 nella 10 km femminili e nella 25 km femminili e vincitrice, lo scorso 6 settembre 2020 della 55esima edizione della “Capri-Napoli” con il tempo di 6h:04.26, nuovo record della manifestazione, ottenuto battendo per la prima volta i colleghi uomini – sono stati mesi difficili, ma il 2020 era iniziato bene, prima di chiudermi in casa per il lockdown. Quel periodo però è servito per liberare la testa da tanti pensieri e ricominciare da capo. Ho cercato la “Capri-Napoli” per dare un senso alla stagione e avere conferme anche in acque libere. Ero partita con l’obiettivo di fare il record femminile, invece è venuto fuori qualcosa di incredibile, non ce lo aspettavamo. Quest’anno farò tutta la Coppa del Mondo e poi obiettivo rivolto ai Campionati Europei a Budapest».

«Usciamo da un periodo proficuo di allenamento, siamo riusciti a fare tutto quello che ci eravamo prefissati – aveva sottolineato il tecnico federale Fabrizio Antonelli – tutto il lavoro è ovviamente finalizzato ai Giochi Olimpici di Tokyo, abbiamo valutato la risposta dei ragazzi a determinati carichi di lavoro, per poi calibrare l’ultimo periodo di altura prima dei Giochi, che vedremo se fare in Italia oppure all’estero, magari più vicino a Tokyo».

«Amiamo lo sport e ci mettiamo a servizio dello sport – hanno concluso i gestori del “Club des Sports” – Nella nostra mentalità c’è la volontà di aiutare e supportare gli atleti, anche nei momenti più difficili come questo che stiamo attraversando. La collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto è nata da tempo, anche grazie all’amicizia che lega Henri Barmasse e il dirigente Stefano Rubaudo, entrambi ex nuotatori. Si è instaurato un bel rapporto con tutti i ragazzi, siamo felici che si siano trovati bene e che abbiano avuto la possibilità di preparare nel migliore dei modi una stagione importantissima. Siamo pronti ad accoglierli nuovamente, così come siamo pronti ad aprire le porte del nostro centro a tutti gli sportivi di ogni livello».

Fonte: Ufficio stampa ACmediapress

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