Nell’ambito delle attività di cui al Piano di Monitoraggio dei Rischi glaciali, gestito dalla Fondazione Montagna Sicura su incarico della Regione autonoma Valle d’Aosta, in data 7 febbraio 2020 è stata segnalata dai tecnici della Fondazione la fratturazione, accelerazione e potenziale instabilità relativamente al seracco del ghiacciaio del Gendarme Rouge, situato sulla parte alta del bacino della Brenva, in Comune di Courmayeur.
Senza rilevare alcuna situazione di pericolosità imminente per il fondovalle, veniva tuttavia messa in evidenza la necessità di maggiore attenzione in presenza esclusivamente di innalzamento del grado di pericolo valanghe. Prendendo in considerazione il periodo di immagini rese disponibili dalla fotocamera Panomax (che scatta immagini a 360° ad alta definizione, posizionata alla stazione di Punta Helbronner di SkyWay Monte Bianco), tra il 31 gennaio ed il 7 febbraio 2020, si era delineata una netta accelerazione del seracco in oggetto, con velocità che si attestavano sui 50 – 70 cm/giorno. Tale accelerazione veniva accompagnata da un progressivo allargamento della frattura a monte del seracco. La valutazione fotogrammetrica quantificava un volume della porzione instabile di ghiaccio pari a circa 120.000 m3.
La situazione della fratturazione è stata documentata anche grazie all’impiego da parte dei tecnici della Fondazione di immagini satellitari ESA Sentinel-2.
Nelle due immagini, fornite da Fondazione Montagna Sicura, sono evidenziate le porzioni di ghiacciaio interessante dal crollo avvenuto, l’8 febbraio. Si è trattato di un distacco principale al quale hanno fatto seguito una serie di cadute minori per un totale stimato di oltre 100 mila metri cubi. La situazione era già stata segnalata, nell’ambito del Piano di monitoraggio dei rischi glaciali, dalla Struttura regionale assetto idrogeologico dei bacini montani che collabora con la Fondazione Montagna Sicura.
La Regione aveva, quindi, informato subito il Comune e di conseguenza la Commissione locale valanghe di Courmayeur per l’eventualità di gestione di una criticità, dovuta al possibile crollo del seracco su pendii sottostanti. La situazione è stata oggetto di un incontro tra i diversi attori nella giornata di domenica 9 febbraio. Il crollo del seracco è avvenuto repentinamente su pendii con scarsa copertura nevosa e con manto dalle elevate caratteristiche di stabilità.
Grazie all’opera di monitoraggio e di prevenzione non ci sono state conseguenze negative.
Fonte: Fondazione Montagna Sicura – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta