Operativa all’ospedale “Parini” di Aosta la una nuova struttura di terapia intensiva, il “triangolo”, fornita dalla Protezione Civile

Scritto da aostapresse

26 Marzo 2021 - 19:30
Il 'triangolo' dell'ospedale 'Parini'

Nelle giornate di venerdì 26 e sabato 27 marzo 2021, viene attivata, all’ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta, la nuova struttura di terapia intensiva, il “Triangolo”, fornita dalla Protezione civile nazionale per il tramite della Protezione regionale: «oggi la sanità valdostana registra un altro importante risultato – annuncia Roberto Barmasse, assessore regionale alla sanità, in una nota congiunta della Presidenza della Regione, l’Assessorato e dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta – l’ampliamento della struttura di terapia intensiva all’ospedale Parini realizzata in sole nove settimane metterà a disposizione ulteriori dieci postazioni al servizio della rianimazione. Questo risultato è l’esito di un lavoro coordinato e collaborativo tra il sistema di Protezione civile regionale con la Protezione civile nazionale e l’Azienda USL Valle d’Aosta che ringraziamo».  

Secondo quanto disposto dall’azienda sanitaria “si prevede, inizialmente e in via provvisoria, il trasferimento di sette pazienti non positivi al
covid-19 dal reparto di rianimazione”, nella struttura che presenta “uno sviluppo di 420 metri quadrati, è collegata direttamente all’edificio
ospedaliero e prevede la presenza di dieci postazioni di terapia intensiva”. Successivamente “il ricovero dei pazienti covid positivi o negativi nel “Triangolo” oppure nel reparto di rianimazione sarà decisa in base all’andamento del picco pandemico e al numero di pazienti” siccome “in questa fase, sulla base del picco epidemico, risulta più appropriato e prudente, riservare la rianimazione ai pazienti covid-positivi, in considerazione del fatto che tale reparto ha una maggiore capienza di posti”.

La posa dei moduli della struttura modulare “Triangolo” è iniziata il 27 gennaio: gli allestimenti interni, le opere di installazione delle apparecchiature elettromedicali ed i relativi collaudi sono terminati il 19 marzo mentre gli ultimi controlli nella giornata di giovedì 25 marzo.
L’opera è stata realizzata in applicazione alla commessa assegnata dal commissario per l’attuazione ed il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica covid-19.

Fonte: Ufficio stampa Azienda Usl della Valle d’Aosta

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

Riparte la collaborazione tra Fontina e Tartufo: una delegazione valdostana si è recata ad Alba per rinfrescare gli accordi del 2019 e studiare nuove iniziative

Martedì 3 agosto si è svolto ad Alba un incontro per rinsaldare e riavviare, dopo lo stop per la pandemia, la collaborazione intrapresa nell’ambito del protocollo d’intesa per la promozione e la valorizzazione del binomio tra Fontina DOP e Tartufo bianco di Alba. Per la Regione autonoma Valle d’Aosta erano presenti l’assessore all’agricoltura e risorse naturali Davide Sapinet, accompagnato da una delegazione dell’Assessorato, il sindaco e l’assessore al turismo della città, Carlo Bo ed Emanuele Bolla, e il direttore e il presidente dell’Ente Fiera nazionale del Tartufo bianco d’Alba, Stefano Mosca e Liliana Allena.

Oltre 90 positivi in Valle, dove i contagi da covid-19 salgono in maniera progressiva. Quaranta ragazzi in vacanza a Gaby costringono in isolamento più di cento persone

Sono 47 i nuovi positivi al covid-19 in Valle d’Aosta, nel primi quattro giorni di agosto, mentre le persone guarite sono sedici: in 24 ore sono stati registrati 28 nuovi casi, un’impennata rispetto ai mesi di giugno e luglio dove i nuovi positivi non avevano mai superato le dodici unità al giorno: particolare attenzione è stata riservata ai comuni di Saint-Rhémy-En-Bosses ed a Gressoney-Saint-Jean, dove sono emersi due focolai, che hanno fatto attivare le procedure per il “contact tracing” i due diversi locali.

I commenti gratuiti dei no-vax sulla professionalità dei giornalisti valdostani accendono un’ampia discussione su Facebook: «imparate a leggere»

«Il “Comitato valdostano per i diritti umani e costituzionali” se la prende con noi. Sono tre giorni che riceviamo messaggi e telefonate di insulti da galantuomini di questo genere. L’ultima, una signora, ci ha definito “feccia”, probabilmente ispirata dalla sua triste situazione famigliare». Scrive così, sul suo profilo “Facebook” Stefano Sergi, caposervizio della redazione del quotidiano “La Stampa” di Aosta.

X