L’Azienda Usl della Valle d’Aosta comunica che “le notizie diffuse dal quotidiano “La Stampa” in data 14 maggio 2020, nell’articolo pubblicato sulle pagine a diffusione regionale e titolato “Le due facce dell’Usl, chiede soldi e aumenta lo stipendio dei vertici” sono assolutamente prive di fondamento”.
Per l’azienda sanitaria locale “Il giornalista (l’ex caporedattore Enrico Martinet, in pensione da dieci anni ma che continua a collaborare con il quotidiano, n.d.r) ha interpretato in maniera completamente personale e non veritiera, un provvedimento ordinario tecnico emanato dal direttore del personale dell’Usl e finalizzato
esclusivamente ad impegnare la spesa per l’anno 2020, al fine dell’erogazione dei compensi definiti, come è noto, da una delibera della Giunta regionale dell’anno 2006 (n. 2822 del 29 settembre 2006). Si specifica che tale provvedimento è invariato dall’anno 2006, come pure, di conseguenza, l’importo degli stipendi in esso stabiliti, che possono essere modificati solo da un ulteriore atto della Giunta regionale”.
“A titolo esemplificativo, si richiama la determina n. 310 dell’8 aprile 2019, esattamente uguale negli importi e nei contenuti alla determina n. 349 dell’8 maggio 2020, a cui fa riferimento l’articolo – si legge ancora nella nota di smentita – si evidenzia che l’aver accostato il riferito, ed assolutamente non veritiero, aumento degli stipendi con la generosità e le donazioni dei cittadini, degli enti, delle associazioni e delle aziende pubbliche e private è gravemente lesivo dell’immagine e della serietà dimostrata dall’Azienda Usl in questa fase emergenziale ed è tanto più grave in quanto non è stata evidentemente verificata la fonte e la veridicità dei contenuti riportati nell’articolo. A tal fine è stata richiesta l’immediata rettifica dell’articolo ai sensi della Legge sulla stampa. L’Azienda Usl si riserva di difendere la propria immagine nelle sedi opportune”.
Sulla base di quanto pubblica la stessa Azienda Usl, nel 2018 e nel 2019 il compenso del “direttore generale”, nel caso specifico quello del commissario straordinario Angelo Pescarmona è stato di 136.732 euro mentre quello del direttore amministrativo Marco Ottonello è stabilito in 109.386 euro, con Pier Eugenio Nebiolo, direttore sanitario, che percepisce 124.469 euro. “I suddetti compensi – viene precisato – possono essere integrati annualmente di un’ulteriore quota, fino al massimo del 20% degli stessi, previa valutazione da parte della Giunta Regionale della Valle d’Aosta dei risultati di gestione ottenuti e del raggiungimento degli obiettivi”.
Per il 2020, l’integrazione, per Ottonello e Nebiolo, è stata prevista da una determinazione dirigenziale dell’8 maggio 2020, firmata da Monia Carlin, direttore della Struttura sviluppo delle risorse umane, formazione e relazioni sindacali, con l’approvazione del “pagamento delle competenze al direttore sanitario e al direttore amministrativo di questa Azienda Usl per il periodo 01/01/2020 – 31/12/2020”.
Nel documento viene richiamata la citata deliberazione di Giunta Regionale n. 2822 del 29 settembre 2006 che “stabilisce che il trattamento economico annuo lordo” sia del direttore sanitario che del direttore amministrativo possono “essere integrati ogni anno di un’ulteriore quota fino al 20% dello stesso, previa valutazione dei risultati di gestione ottenuti e della realizzazione degli obiettivi fissati annualmente dal direttore generale, misurati mediante appositi indicatori, nonché di un importo massimo di 3.615,20 euro in relazione a corsi di formazione manageriale ed iniziative di studio ed aggiornamento promossi dalla Regione al quale lo stesso debba partecipare per esigenze connesse al proprio ufficio”.
Con l’aggiunta dei 3.615,20 euro lo stipendio lordo di Marco Ottonello sale a 185.000 euro mentre quello di Pier Eugenio Nebiolo arriva a 209.615,53 euro.