L’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Mauro Baccega, di concerto con l’Assessore al turismo, sport, commercio, agricoltura e beni culturali, Renzo Testolin comunica che venerdì 24 gennaio 2020, la Giunta regionale ha approvato l’aggiornamento del programma regionale di bonifica sanitaria del bestiame per l’anno 2020.

«Il programma, che prevede un costo annuale di 20 mila euro – dichiara l’Assessore Mauro Baccega, – è un provvedimento condiviso con AREV e Azienda USL che approva la natura delle misure di profilassi delle malattie infettive del bestiame per il mantenimento delle qualifiche sanitarie di territorio indenne dalle malattie brucellosi bovina e ovi-caprina, leucosi bovina e rinotracheite bovina infettiva (IBR) e per il mantenimento della situazione epidemiologica favorevole della tubercolosi bovina (TBC)».

«Nell’anno 2018 – evidenzia l’Assessore Mauro Baccega – si sono raggiunte le condizioni per l’attribuzione alla Regione della qualifica di territorio ufficialmente indenne per TBC bovina, che è stata richiesta alla Commissione UE nel mese di febbraio 2019 e che sarà determinata attraverso una decisione CE entro febbraio 2020. Con tale ultima attribuzione il territorio della Regione sarà indenne da tutte le malattie per cui è obbligatoria la profilassi e dall’IBR, raggiungendo un risultato storico di cui in Italia può fregiarsi in questo momento solo la Provincia di Bolzano».
«In particolare – spiega l’Assessore Mauro Baccega – pur mantenendo elevato il livello di attenzione sulla malattia TBC bovina, con questa deliberazione si introduce il diradamento delle prove di routine modificandone la periodicità, portandone l’effettuazione ogni due anni sul 50% delle aziende, e l’età degli animali su cui effettuarle, interessando animali con età superiore a 24 mesi anziché di soli 6 settimane».

«Ulteriori novità per l’ambito regionale – continua l’Assessore Mauro Baccega – riguarda il fatto che le compravendite da aziende ufficialmente indenni da tubercolosi, brucellosi, leucosi e rinotracheite bovina infettiva (BHV-1) di bovini ed ovi-caprini femmine, potrà avvenire previa sola compilazione in autodichiarazione del modello di provenienza e di destinazione degli animali, senza ulteriori prove».
«Inoltre – conclude l’Assessore Mauro Baccega – nelle compravendite di bovini e ovi-caprini da allevamento da altri Stati membri, da Paesi terzi o da altre Regioni italiane, compresa la Regione Piemonte con la quale si prevede una revisione del protocollo di scambio di animali in vigore, tali capi prima di essere introdotti nell’azienda di destinazione dovranno essere sottoposti a quarantena/isolamento, di durata di 30 giorni, o presso l’azienda di provenienza o presso l’azienda di destinazione stessa. Decorsi almeno 21 giorni dall’inizio del periodo di quarantena/isolamento, ad accertamento diagnostico favorevole nei confronti della tubercolosi, della brucellosi, della leucosi, della rinotracheite bovina infettiva (BHV-1) e della blue-tongue, i capi potranno essere introdotti nell’azienda di destinazione».

Fonte: Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta

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