Quaranta aostani hanno chiesto il “sostegno urgente” nel primo giorno di richieste. Da lunedì sei operatori risponderanno alle chiamate

Scritto da aostapresse

2 Aprile 2020 - 15:18
L'operatrice del Comune di Aosta all'opera

Sono state una quarantina le chiamate arrivate al numero 0165.300.260 del Comune di Aosta nel primo giorno di operatività, giovedì 2 aprile, del “servizio solidarietà urgente” per i residenti nel capoluogo regionale, utilizzando i fondi assegnati dal Governo attraverso la Protezione civile lo scorso 30 marzo, pari a 180.295,59 euro, di cui ventimila euro sono stati anticipati dall’Amministrazione comunale alla cooperativa sociale “L’Esprit à l’Envers” che insieme a “Leone Rosso” e “La Sorgente” si occupa della consegna della spesa con i beni di prima necessità.

«Direi che non è male come risultato della prima giornata di lavoro, con un operatore e “mezzo” – commenta Luca Girasole, assessore alle politiche sociali del Comune di Aosta – da venerdì 3 dovremmo garantire quattro operatori che saliranno a sei da lunedì 6 aprile. Nel frattempo abbiamo scoperto alcuni problemi tecnici sulle registrazioni che erano causati dal software, che abbiamo sostituito dopo che “Inva” aveva riscontrato una grande quantità di chiamate in arrivo sul centralino e molti trovavano occupato. Stiamo lavorando senza sosta a tutti i livelli per rendere più performante il servizio. Nel primo giorno di operatività era normale, con solo due postazioni operative, trovare il numero occupato. E’ inutile chiamare quindi altri numeri del Comune che servono per altri servizi».

Con l’occasione, l’assessore ha evidenziato la “fake news” che sta circolando sui “social” dove un aostano ha postato, nella notte di mercoledì 1° aprile, due foto di pacchetti di pasta scaduta lamentandosi con questi toni: «ecco parte dei generi alimentari che oggi il comune di Aosta ha iniziato a consegnare alle famiglie più bisognose… pacchi di pasta scaduti da oltre 2 anni… vergognatevi buffoni!!!».
Il sindaco, Fulvio Centoz, gli ha risposto direttamente: «il Comune di Aosta non ha ancora iniziato a consegnare nulla perché il servizio parte oggi alle 9. Quei pacchi di pasta non li abbiamo comprati noi. Stante così le cose mi vedo costretto a segnalare questo post alla Polizia postale», ottenendo tre ore dopo le scuse di chi aveva criticato il servizio: «chiedo scusa per il mio post pubblicato ieri sicuramente d’impeto. A questo punto sto verificando di persona su quale tipo di “Istituzione” ha consegnato questo pacco alimentari perché ieri in effetti, in modo estremamente superficiale mi sono fidato dei commenti delle donne del condominio senza verificare prima personalmente. Se c’è modo per rimediare, umilmente sono a completa disposizione».

«Inutile dire che il servizio è partito giovedì – aggiunge Luca Girasole – ed al momento abbiamo appena terminato di ricevere le chiamate odierne che andranno verificate e quindi nessuna spesa è stata ancora fatta dal Comune né tantomeno consegnata». L’Amministrazione comunale di Aosta, infatti, invece di erogare direttamente i fondi, ha scelto, tramite le cooperative della co-progettazione, di fare “la spesa che serve” e di portarla a casa dei richiedenti, così da evitare altri usi dei fondi pubblici per la “solidarietà urgente”.

«Vorrei ringraziare tutte le persone che in questi giorni ed in particolare oggi (giovedì 2 aprile) si sono attivate col massimo impegno per far partire ed al contempo rendere da subito più performante il nuovo servizio spesa del comune di Aosta – ha successivamente scritto l’assessore su “Facebook” – Un grazie quindi al “Sitec” del Comune di Aosta e ad “Inva” che durante la giornata hanno risolto i vari problemi tecnici che un servizio messo in piedi in un solo giorno sapevamo avrebbe presentato. La delibera che ci destinava le risorse è del pomeriggio del 30 marzo ed il servizio è partito il 2 aprile. Hanno attivato in poco tempo una seconda postazione che è stata operativa già dalle 10.30 alle 12 di giovedì. Stiamo valutando anche di ampliare un pochino gli orari delle chiamate anche se non potremo estenderlo troppo perché il pomeriggio è necessario per effettuare la seconda parte della procedura, ovvero le numerosi e puntuali verifiche ogni richiesta pervenuta. Un grazie particolare però lo dedico alle nostre operatrici dell’Assessorato politiche sociali del Comune di Aosta che dalle 9 alle 12 si sono prodigate per accoglierle le prime telefonate ed a predisporre e stampare tutti i documenti necessari per le varie procedure previste. Le stesse, appena finito questa attività, hanno ordinato una pizza e si sono subito immerse nell’attività di verifica delle pratiche».

Girasole, che ha ribadito la volontà di partire subito con il servizio «seppur con le armi spuntate» anziché lunedì 6 aprile «perché la gente è in difficoltà già ora» ha annunciato che nel primo giorno sono state approvata otto richieste di contributo e, grazie all’apporto degli operatori delle tre cooperative, due spese sono già state consegnate nella stessa serata del 2 aprile mentre le restanti sei «non sono state consegnate solo perché i richiedenti sono rimasti sorpresi dalla velocità, e non avevano ancora predisposto una lista della spesa».

Fonti: profilo “Facebook” di Luca Girasole, determinazione dirigenziale n.151 del Comune di Aosta e profilo “Facebook” di Massimo Penti

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Massimo Occhiena è il nuovo presidente della Commissione paritetica: «alto profilo, ma noi avevamo indicato Barbara Randazzo» lamenta Erik Lavevaz

Massimo Occhiena, 53 anni, originario di Torino, avvocato cassazionista e professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Sassari, è stato eletto, nella prima riunione del nuovo organismo, come presidente della Commissione paritetica Stato – Valle d’Aosta, che definisce le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta.

X