“Due giorni fa è stata sgominata dalle Forze dell’ordine, che ringraziamo, un’aggregazione di persone dedita all’importazione e allo spaccio di droga in Valle d’Aosta. Lo spaccio e l’uso di sostanze stupefacenti formano una piaga sociale su cui tutti dovremmo riflettere vista l’enorme dimensione anche nella nostra Regione”.
Inizia così una nota, pubblicata nella prima mattinata di giovedì 28 maggio su “Facebook”, del “Movimento 5 Stelle” della Valle d’Aosta che commenta l’operazione “FeuDora” della Guardia di Finanza e che stigmatizza il fatto che “la forza politica di Silvio Berlusconi in salsa valdostana ha utilizzato la suddetta operazione per attaccare il “Reddito di cittadinanza”, misura con cui molte persone povere o in forte disagio riescono a sopravvivere e hanno riacquistato un po’ di dignità”.
https://aostapresse.it/2020/05/26/sgominata-la-centrale-dello-spaccio-di-cocaina-ed-eroina-ad-aosta-undici-persone-che-lavoravano-per-giuseppe-nirta-arrestate-dalla-guardia-di-finanza/
Infatti, Forza Italia Valle d’Aosta, sempre sul “social network”, nella serata di martedì 26 maggio aveva sottolineato “tutta l’inadeguatezza della misura bandiera del “Movimento 5 Stelle”, frutto del più becero assistenzialismo di Stato. Ci riferiamo al “Reddito di cittadinanza”, che, nell’ambito proprio dell’operazione “FeuDora”, è emerso essere percepito da ben nove arrestati su dieci, tra i quali figurano anche pluri-pregiudicati per reati gravi”.
“Nessuno ha mai pensato che qualche controllo preventivo sarebbe stato forse opportuno se non addirittura necessario? – si chiede la nota di Forza Italia, movimento che in Valle d’Aosta è guidato da Emily Rini, presidente uscente del Consiglio Valle – dove sono finite le figure dei “navigator”? E dov’è finito il ruolo di raccordo tra la domanda e l’offerta di lavoro da parte dei “Centri per l’impiego”? Perché in questa vicenda “navigator” e “Centri per l’Impiego” sembrano proprio essere stati sostituiti in tutto e per tutto dal vertice del gruppo criminale! Si tratta di un vero e proprio schiaffo in faccia di chi ogni giorno si rimbocca le maniche per andare a lavorare, magari per percepire uno stipendio inferiore a quello che gli garantirebbe il “Reddito di cittadinanza”, che, come abbiamo visto in questo caso, è finito invece dritto dritto nelle tasche di chi semina morte e dolore attraverso lo spaccio di droga nei nostri paesi”.
Per gli esponenti del “Movimento 5 Stelle” della Valle d’Aosta, il “Reddito di cittadinanza” è invece “una misura che magari deve essere migliorata ma non di certo denigrata e, inoltre, è spesso uno strumento di uscita dalla povertà quando quest’ultima diventa un campo per delinquere. Troviamo che accostare forzatamente e in maniera strumentale gli arrestati al “Reddito di cittadinanza” sia davvero irrispettoso verso tutta quella onesta platea che versa in forte disagio e che ne beneficia. Non bisogna generalizzare: se un ristoratore evade le tasse tutti i ristoratori sono evasori? Assolutamente no, ovvio!”.
“Non accettiamo di certo lezioni morali o sterili critiche sulle misure volte a fronteggiare la povertà da uno dei partiti con il maggior numero di indagati – conclude la nota del “Movimento 5 Stelle” valdostano – ricordiamo che nella nostra regione la misura viene oggi erogata a più di mille persone, la maggior parte di queste assegnate ai “Centri per l’impiego” e le restanti ai servizi sociali”.