«Spero che qualcuno si svegli!» Ha scritto così, su “Facebook”, nel pomeriggio di martedì 6 aprile Ornella Badery, presidente dell’Associazione Forte di Bard, già vice sindaca di Pont-Saint-Martin e dirigente di primo livello in Regione, dove fino al 2017 è stata a capo del Dipartimento personale e organizzazione, criticando pubblicamente il servizio di “drive-in” dei testa rapidi per il “covid-19”, definendolo «esperienza allucinante».
«Premesso che il personale infermieristico, i volontari e l’esercito assegnati al servizio sono stati oggi veramente speciali per disponibilità e gentilezza nonostante la situazione – ha scritto – mi chiedo come è stato possibile convocare per il test contemporaneamente un numero esagerato di persone e creare un tale caos. Pare, a detta del personale, che siano partite 850 prenotazioni tutte per la stessa ora, magari erano meno, ma comunque un numero molto più elevato del gestibile in tempi corretti! Risultato attesa di ben quattro ore per un test di cinque minuti e una breve attesa per l’esito negativo per fortuna! Da casa a casa dalle 10.30 alle 16.30 senza scendere dall’auto, né pranzo, né sosta bagno!!!».
«Possibile che la nostra bella Valle oltre ai meravigliosi panorami non riesca a produrre un minimo di competenza organizzativa? – si chiede Ornella Badery – possibile che in un mondo che vive sulle comunicazioni immediate nessuno all’Asl si è accorto del numero abnorme di convocati contemporaneamente? Nessuno ha verificato? Si poteva mandare un sms, rimandare gli appuntamenti o scaglionare le persone, possibile siamo schedati da tutte le parti e non si riesce a recuperare un errore del genere con un banale sms???».
«Per me la situazione è stata gestibile con un libro e le chiacchiere con una collega due auto più in là – continua – ma pensate alle famiglie con i bambini in macchina per un tale numero di ore!!! Grazie al cielo almeno ad un certo punto hanno anche fornito delle bottigliette di acqua…».
Dopo la pubblicazione del post di Ornella Badery, l’Azienda Usl ha comunicato che “sono stati eseguiti al drive-in della “Pepinière d’entreprises” di Aosta 775 tamponi: 431 test antigenici e 344 molecolari. Tra questi, alcune donne in gravidanza e molti pazienti in situazione di pre-ricovero. A queste persone è stata data la precedenza”.
“Purtroppo, si sono verificati alcuni ritardi – si legge nella nota – dovuti anche al forte vento che ha creato problemi ad una tenda, limitando l’operatività della struttura. Il problema è stato risolto. Inoltre, si è voluto dare assoluta priorità alla campagna vaccinale, non distogliendo risorse da quella prima missione. L’Azienda Usl intende scusarsi con gli utenti per il disagio”.
«Oggi mi dicono che è andata meglio, un’ora e mezzo e fatto il tampone! – ha poi aggiunto la presidente del Forte di Bard mercoledì 7 aprile – l’organizzazione ha in parte recuperato, magari visto che il sistema della valorizzazione delle competenze passa anche attraverso l’attribuzione agli organizzatori/manager di obiettivi, possiamo attribuire come obiettivo l’ulteriore dimezzamento del tempo di attesa degli utenti? Sai che io sono fanatica di organizzazione e di performance usata nel modo corretto… ho fiducia!!!».
Ma lunedì 12 aprile, quando le segnalano tre ore e mezzo di attesa, Ornella Badery prende atto ironicamente che «miglioriamo!!! Organizzarsi proprio non riescono!».
Fonte: profilo “Facebook” di Ornella Badery ed Ufficio stampa Azienda Usl della Valle d’Aosta