Soddisfazione di Rete Civica – Alliance Citoyenne per gli emendamenti approvati nel DEFR: «il caos senza il nostro voto»

Scritto da aostapresse

30 Gennaio 2020 - 22:10
Chiara Minelli ed Alberto Bertin

«Senza il voto di Rete Civica, il Consiglio regionale non avrebbe potuto approvare il DEFR, documento programmatico indispensabile per arrivare all’approvazione del Bilancio regionale». È il commento del gruppo consiliare Rete Civica – Alliance Citoyenne dopo il voto di giovedì 30 gennaio 2020, sul DEFR.

I consiglieri Alberto Bertin e Chiara Minelli aggiungono: «Senza il voto di Rete Civica oggi si sarebbe creato il caos, con conseguenze funeste per l’intera Valle d’Aosta. Fin da quando era stato varato dalla Giunta regionale, nel mese di settembre, Rete Civica aveva espresso una valutazione complessivamente positiva sul documento evidenziando tuttavia tre criticità. Tre punti importanti su cui bisognava intervenire con delle correzioni nel corso dell’iter di approvazione del provvedimento, e così è stato. Esprimiamo dunque soddisfazione per queste importanti modificazioni».

I tre punti riguardano la tempistica per la norma di attuazione dello Statuto speciale in materia di disciplina delle concessioni per le grandi derivazioni d’acqua, un tema fondamentale per programmare il futuro di CVA; la questione della incentivazione della mobilità elettrica con la necessità di prevedere l’installazione di un rilevante numero di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici; il collegamento con impianti a fune fra Cervinia e il comprensorio del Monterosa su cui occorre condurre una riflessione più approfondita prima di prendere una decisione.

Le correzioni ai tre punti sono state approvate dal Consiglio. In un caso all’unanimità e in altri due casi a grande maggioranza. Nella sua dichiarazione di voto la consigliera Minelli ha quindi espresso il voto favorevole di Rete Civica sull’importante documento.

«Per quanto riguarda specificatamente la questione Cime Bianche – evidenziano i consiglieri – Rete Civica invita a fare un confronto fra la scheda originariamente proposta dalla Giunta e l’emendamento da noi presentato e approvato dal Consiglio che cancella l’obiettivo della “Realizzazione del collegamento” e blocca l’avvio delle varie fasi progettuali, che potranno essere intraprese unicamente a seguito di analisi sulla sostenibilità finanziaria, ambientale e urbanistica. Un emendamento di mediazione, preferendo l’ottenimento di risultati alle roboanti e inconcludenti dichiarazioni di principio, spesso condite da cieco livore».

«Si apre ora una fase di confronto fra visioni opposte sul destino di questo territorio – conclude il gruppo consiliare – un confronto che finora è mancato e che i sostenitori del collegamento funiviario e della rovina del Vallone delle Cime Bianche hanno sempre evitato».

Fonte: Ufficio stampa Consiglio regionale della Valle d’Aosta

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