Padre Swamy è morto lunedì a Mumbai in India dopo otto mesi di carcere. L’ottantaquattrenne gesuita era gravemente malato di Parkinson e non era più in grado di mangiare, bere o lavarsi da solo.
Era stato arrestato con false accuse di terrorismo assieme ad altre quindici persone, tra cui avvocati, scrittori, poeti e attivisti.
Il governo nazionalista di Modi usa le leggi antiterrorismo per soffocare critiche e dissenso all’operato del governo,
Per cinquant’anni Padre Swamy ha difeso gli Adivasi (una minoranza aborigena che vive in India) e le caste più basse dei Dalit contro gli interessi e gli abusi delle grandi società minerarie, aiutate da funzionari corrotti.
Preferisco aspettare
A guardare le dichiarazioni di chi twitta contro i vaccini sembra che li conoscano solo loro i tutti i vaccinati falcidiati dagli effetti collaterali e che l’Italia sia travolta da una pioggia di ictus. Ovviamente sono per la maggior parte dichiarazioni non attendibili.