La Valle d’Aosta era presente, venerdì 31 gennaio, agli Stati generali della Montagna che si sono svolti a Roma presso la Sala delle Conferenze del Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie.
Franco Manes, presidente del Celva, insieme al coordinatore nazionale dei piccoli Comuni, Massimo Castelli, e al vicepresidente di Anci Piemonte, Stefano Costa, si è confrontato con i rappresentanti del Governo per fare il punto sui 3.494 Comuni montani e la loro condizione di svantaggio, in termini di servizi e di produttività delle imprese, oltre ad approfondire il fenomeno dello spopolamento.
Tra gli interventi anche quelli del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, della ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, e del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano.
Nel commentare gli esiti dell’incontro, Franco Manes lancia l’allarme spopolamento delle “terre alte”: «Dal 1971 al 2015 più di duemila comuni italiani, e quasi tutti di realtà montane, hanno perso dal venticinque all’ottanta per cento della popolazione e fra questi circa trecento si sono spopolati per più della metà degli abitanti. È indispensabile prevedere delle misure strutturali di fiscalità differenziata per contrastare questo esodo a valle e sostenere concretamente le aziende, le imprese e gli artigiani, senza dimenticare il piccolo commercio di vicinato. Se non si riescono a garantire servizi che garantiscono l’appetibilità dei territori, non si può porre fine alle fragilità della montagna e a esaltarne i punti di forza».
Fonte: Ufficio stampa Celva